Lungo la fascia costiera della Puglia meridionale, sui versanti ionico e adriatico, affiorano svariate litologie calcarenitiche che, per disponibilità ed accessibilità, per facilità di estrazione e lavorazione, nonché per caratteristiche tecniche idonee al loro utilizzo come materiali da costruzione, si ritrovano largamente utilizzate nel patrimonio costruito all'interno delle varie fasi storiche, dall'antichità fino a tempi molto recenti. A testimonianza di questo loro sfruttamento, favorito inoltre dalla facilità di trasporto via mare, gli areali di affioramento delle calcareniti sono costellati da numerosi siti riconoscibili come cave di prelievo dei materiali attraverso i segni dell'estrazione e della lavorazione. Il sistema dei depositi calcarenitici costieri e delle cave in esse presenti rappresenta senza dubbio un insieme di geoarcheositi, all'interno dei quali evidenze di importanza archeologica e storica si associano ad elementi di significato geologico. Inoltre, lo studio incrociato di queste componenti di diversa natura, fornisce elementi utili per la lettura degli eventi di cui esse si sono fatte portatrici nel tempo. Questo "intimo" legame tra aspetti geomorfologici, o più in generale geologici, e gli aspetti archeologici, monumentali e storici giustifica l'uso del concetto di geoarcheosito. In questo lavoro, dopo un breve inquadramento geomorfologico, vengono indicati alcuni dei principali archeogeositi di cave presenti lungo la costa pugliese meridionale e illustrate, in particolare, le caratteristiche peculiari del sito di Egnazia, dove le aree con tracce di estrazione sono comprese all'interno dell'omonimo parco archeologico. L'obiettivo principale è documentare l'esistenza dei siti, operazione essenziale e propedeutica a qualsiasi iniziativa di tutela e valorizzazione.

Le antiche cave nei depositi calcarenitici lungo la costa pugliese: un esempio di geoarcheositi da tutelare e valorizzare .

Calia A;Giannotta M;Quarta G;Sileo M
2010

Abstract

Lungo la fascia costiera della Puglia meridionale, sui versanti ionico e adriatico, affiorano svariate litologie calcarenitiche che, per disponibilità ed accessibilità, per facilità di estrazione e lavorazione, nonché per caratteristiche tecniche idonee al loro utilizzo come materiali da costruzione, si ritrovano largamente utilizzate nel patrimonio costruito all'interno delle varie fasi storiche, dall'antichità fino a tempi molto recenti. A testimonianza di questo loro sfruttamento, favorito inoltre dalla facilità di trasporto via mare, gli areali di affioramento delle calcareniti sono costellati da numerosi siti riconoscibili come cave di prelievo dei materiali attraverso i segni dell'estrazione e della lavorazione. Il sistema dei depositi calcarenitici costieri e delle cave in esse presenti rappresenta senza dubbio un insieme di geoarcheositi, all'interno dei quali evidenze di importanza archeologica e storica si associano ad elementi di significato geologico. Inoltre, lo studio incrociato di queste componenti di diversa natura, fornisce elementi utili per la lettura degli eventi di cui esse si sono fatte portatrici nel tempo. Questo "intimo" legame tra aspetti geomorfologici, o più in generale geologici, e gli aspetti archeologici, monumentali e storici giustifica l'uso del concetto di geoarcheosito. In questo lavoro, dopo un breve inquadramento geomorfologico, vengono indicati alcuni dei principali archeogeositi di cave presenti lungo la costa pugliese meridionale e illustrate, in particolare, le caratteristiche peculiari del sito di Egnazia, dove le aree con tracce di estrazione sono comprese all'interno dell'omonimo parco archeologico. L'obiettivo principale è documentare l'esistenza dei siti, operazione essenziale e propedeutica a qualsiasi iniziativa di tutela e valorizzazione.
2010
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
Puglia
cave
archeogeositi
valorizzazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/431969
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