In 1977 at Rutigliano was found, during the excavation of the necropolis in contrada Purgatorio, a large tomb that belonged to a high-ranking warrior, datable to the third quarter of the 5th century BC. In addition to iron weapons and valuable bronze armours, it has yielded a considerable amount of bronze vases, but above all a very rich vascular complex recovered in the adjoining compartment, composed of more than a hundred artifacts. Particularly noteworthy are the Attic red-figure pottery, among which a colum-krater by the Hefestus Painter, an amphora by the Polignoto Painter and a lekythos by the Achilles Painter stand out, whose images express a figurative program of exaltation of the heroic deeds performed by the deceased, equivalent to those of the heroes of myth. These objects are flanked by vases with depictions that praise Dionysus and his world, namely that god who promised to overcome death and achieve the immortality of the soul, a desire reinforced by the presence of egg-shells in one of the containers. The funerary assemblage is completed by a group of beautiful glass-paste unguentari, painted with bright colors, probably imported from Rodhes, that documents the intensity and the plurality of the relationships woven by the aristocracies of Rutigliano towards the different areas of the Mediterranean during third quarter of the fifth century B.C.

Nel 1977 si rinvenne a Rutigliano, nello scavo della necropoli di contrada Purgatorio, una tomba di grandi dimensioni appartenuta ad un guerriero di alto rango, databile al terzo venticinquennio del v secolo a.C. Oltre alle armi in ferro e alle pregevoli armature in bronzo, ha restituito una notevole quantità di vasi in bronzo, ma soprattutto un ricchissimo complesso vascolare recuperato nell'adiacente ripostiglio, composto da oltre cento reperti. Spiccano le ceramiche attiche a figure rosse, tra le quali si distinguono il cratere a colonnette del Pittore di Efesto, l'anfora del Pittore di Polignoto e la lekythos del Pittore di Achille, le cui immagini esprimono un programma figurativo di esaltazione delle gesta eroiche compiute dal defunto in vita, equiparate a quelle degli eroi del mito. Ad essi si affiancano vasi con raffigurazioni che inneggiano a Dioniso e al suo mondo, il dio che prometteva il superamento della morte e il conseguimento dell'immortalità dell'anima, desiderio rafforzato dalla presenza dei gusci di uova in uno dei contenitori. Completa il complesso un gruppo di raffinati unguentari in pasta vitrea dipinta, di probabile provenienza rodia, che documenta l'intensità e la pluralità delle relazioni intessute dalle aristocrazie di Rutigliano con le diverse aree del Mediterraneo nel terzo venticinquennio del V secolo a.C.

Una sepoltura aristocratica della Peucezia: la tomba 77/1977 della necropoli di contrada Purgatorio a Rutigliano (Bari). Note e riflessioni preliminari

Montanaro AC
2021

Abstract

In 1977 at Rutigliano was found, during the excavation of the necropolis in contrada Purgatorio, a large tomb that belonged to a high-ranking warrior, datable to the third quarter of the 5th century BC. In addition to iron weapons and valuable bronze armours, it has yielded a considerable amount of bronze vases, but above all a very rich vascular complex recovered in the adjoining compartment, composed of more than a hundred artifacts. Particularly noteworthy are the Attic red-figure pottery, among which a colum-krater by the Hefestus Painter, an amphora by the Polignoto Painter and a lekythos by the Achilles Painter stand out, whose images express a figurative program of exaltation of the heroic deeds performed by the deceased, equivalent to those of the heroes of myth. These objects are flanked by vases with depictions that praise Dionysus and his world, namely that god who promised to overcome death and achieve the immortality of the soul, a desire reinforced by the presence of egg-shells in one of the containers. The funerary assemblage is completed by a group of beautiful glass-paste unguentari, painted with bright colors, probably imported from Rodhes, that documents the intensity and the plurality of the relationships woven by the aristocracies of Rutigliano towards the different areas of the Mediterranean during third quarter of the fifth century B.C.
2021
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
Nel 1977 si rinvenne a Rutigliano, nello scavo della necropoli di contrada Purgatorio, una tomba di grandi dimensioni appartenuta ad un guerriero di alto rango, databile al terzo venticinquennio del v secolo a.C. Oltre alle armi in ferro e alle pregevoli armature in bronzo, ha restituito una notevole quantità di vasi in bronzo, ma soprattutto un ricchissimo complesso vascolare recuperato nell'adiacente ripostiglio, composto da oltre cento reperti. Spiccano le ceramiche attiche a figure rosse, tra le quali si distinguono il cratere a colonnette del Pittore di Efesto, l'anfora del Pittore di Polignoto e la lekythos del Pittore di Achille, le cui immagini esprimono un programma figurativo di esaltazione delle gesta eroiche compiute dal defunto in vita, equiparate a quelle degli eroi del mito. Ad essi si affiancano vasi con raffigurazioni che inneggiano a Dioniso e al suo mondo, il dio che prometteva il superamento della morte e il conseguimento dell'immortalità dell'anima, desiderio rafforzato dalla presenza dei gusci di uova in uno dei contenitori. Completa il complesso un gruppo di raffinati unguentari in pasta vitrea dipinta, di probabile provenienza rodia, che documenta l'intensità e la pluralità delle relazioni intessute dalle aristocrazie di Rutigliano con le diverse aree del Mediterraneo nel terzo venticinquennio del V secolo a.C.
Rutigliano
Peucezia
guerrieri di alto rango
aristocrazie peucezie
speranze di salvezza
simposio
mondo dionisiaco
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Descrizione: Una sepoltura aristocratica della Peucezia: la tomba 77/1977 della necropoli di contrada Purgatorio a Rutigliano
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