Since 1980 in the architectural field several methodologies have been stratified for the urban colour and facades analysis but all these approaches present some issue that are still unresolved today [1]; it is possible to briefly summarize these issues in: o subjectivity in the perception of color; o different atmospheric and light conditions during the survey campaign; o difficulty in detecting color due to the intrinsic characteristics of the material; o impossibility of detecting the color directly; o incorrect color sampling on a photographic shot; Therefore, it appears evident and necessary to find an innovative method that can compensate and/or resolve the issues mentioned above. Among the possible existing methodologies, the most suitable is the use of an image spectroscopy system; this technology is capable of associating spectral information to each pixel of the detected area and also allows a remote survey. A new hyperspectral camera, Specim IQ, has been on the market since the end of 2017; this camera operates in the 400-1000 nm range with a spectral resolution of 7 nm [2,3]. The compactness of the instrument, its ease of use and the software interface for processing data in real time suggest the possibility of use for the study of artistic artefacts and/or architectural surfaces in situ. Our aim is to conduct a color analysis campaign on a limited and selected number of building façade by acquiring data with four methodologies (direct survey with color swatch, colorimeter, digital ca- mera and hyperspectral camera) and compare the data obtained in order to evaluate if it is possible to consider the use of the hyperspectral camera as a valid alternative to the traditional one, such as color swatches, colorimeters, and digital cameras.

Il tema dell'analisi del colore, con particolare riferimento ai fronti edilizi in campo architettonico, è un tema di difficile approccio e racchiude in sé molteplici problematiche a oggi ancora irrisolte [1]. Nel corso degli anni si sono consolidate alcune metodologie di analisi del colore ma, soprattutto in questo campo di applicazione, tutte hanno insite svariate problematiche che un operatore durante una campagna di rilievo può incontrare; è possibile riassumere brevemente tali problematiche in: o soggettività nella percezione del colore; o diverse condizioni atmosferiche e di luce durante la campagna di rilievo; o difficoltà di rilevare il colore a causa delle caratteristiche intrinseche del materiale; o impossibilità di rilevare direttamente il colore; o errato campionamento del colore su scatto fotografico; Appare quindi evidente e necessario trovare un metodo innovativo che possa compensare e/o risolvere le problematiche sopra citate. Tra le possibili metodologie esistenti quella più adatta è l'impiego di un sistema di spettroscopia a immagine; tale tecnologia è capace di associare un'informazione spettrale ad ogni pixel dell'area rilevata e consente anche un rilievo areale a distanza. Da fine 2017 è presente in commercio una nuova camera iperspettrale, Specim IQ, che opera nell'in- tervallo 400-1000 nm con risoluzione spettrale di 7 nm [2,3]. La compattezza dello strumento, la sua facilità d'uso e l'interfaccia software per la visualizzazione e l'elaborazione dei dati in tempo reale ne suggeriscono la possibilità d'uso per lo studio di manufatti artistici e/o di superfici architettoniche in situ. Il nostro obiettivo è stato di condurre una campagna di analisi del colore su un numero limitato e se- lezionato di cortine edilizie, campionare i dati ottenuti con tutti i sistemi di rilievo ad oggi conosciuti ed utilizzati in campo architettonico (rilievo diretto con mazzetta colori, colorimetro, scatto fotogra- fico/campionamento digitale e, infine, quello proposto con camera spettroscopica) e confrontarli fra di loro al fine di valutare se è possibile considerare la metodologia proposta come valida alternativa a quella classica.

L'analisi del colore in architettura: confronto dei dati ottenuti con le metodologie esistenti

Filippo Cherubini;Marcello Picollo;Costanza Cucci;Lorenzo Stefani
2021

Abstract

Since 1980 in the architectural field several methodologies have been stratified for the urban colour and facades analysis but all these approaches present some issue that are still unresolved today [1]; it is possible to briefly summarize these issues in: o subjectivity in the perception of color; o different atmospheric and light conditions during the survey campaign; o difficulty in detecting color due to the intrinsic characteristics of the material; o impossibility of detecting the color directly; o incorrect color sampling on a photographic shot; Therefore, it appears evident and necessary to find an innovative method that can compensate and/or resolve the issues mentioned above. Among the possible existing methodologies, the most suitable is the use of an image spectroscopy system; this technology is capable of associating spectral information to each pixel of the detected area and also allows a remote survey. A new hyperspectral camera, Specim IQ, has been on the market since the end of 2017; this camera operates in the 400-1000 nm range with a spectral resolution of 7 nm [2,3]. The compactness of the instrument, its ease of use and the software interface for processing data in real time suggest the possibility of use for the study of artistic artefacts and/or architectural surfaces in situ. Our aim is to conduct a color analysis campaign on a limited and selected number of building façade by acquiring data with four methodologies (direct survey with color swatch, colorimeter, digital ca- mera and hyperspectral camera) and compare the data obtained in order to evaluate if it is possible to consider the use of the hyperspectral camera as a valid alternative to the traditional one, such as color swatches, colorimeters, and digital cameras.
2021
Istituto di Fisica Applicata - IFAC
978-88-943862-2-6
Il tema dell'analisi del colore, con particolare riferimento ai fronti edilizi in campo architettonico, è un tema di difficile approccio e racchiude in sé molteplici problematiche a oggi ancora irrisolte [1]. Nel corso degli anni si sono consolidate alcune metodologie di analisi del colore ma, soprattutto in questo campo di applicazione, tutte hanno insite svariate problematiche che un operatore durante una campagna di rilievo può incontrare; è possibile riassumere brevemente tali problematiche in: o soggettività nella percezione del colore; o diverse condizioni atmosferiche e di luce durante la campagna di rilievo; o difficoltà di rilevare il colore a causa delle caratteristiche intrinseche del materiale; o impossibilità di rilevare direttamente il colore; o errato campionamento del colore su scatto fotografico; Appare quindi evidente e necessario trovare un metodo innovativo che possa compensare e/o risolvere le problematiche sopra citate. Tra le possibili metodologie esistenti quella più adatta è l'impiego di un sistema di spettroscopia a immagine; tale tecnologia è capace di associare un'informazione spettrale ad ogni pixel dell'area rilevata e consente anche un rilievo areale a distanza. Da fine 2017 è presente in commercio una nuova camera iperspettrale, Specim IQ, che opera nell'in- tervallo 400-1000 nm con risoluzione spettrale di 7 nm [2,3]. La compattezza dello strumento, la sua facilità d'uso e l'interfaccia software per la visualizzazione e l'elaborazione dei dati in tempo reale ne suggeriscono la possibilità d'uso per lo studio di manufatti artistici e/o di superfici architettoniche in situ. Il nostro obiettivo è stato di condurre una campagna di analisi del colore su un numero limitato e se- lezionato di cortine edilizie, campionare i dati ottenuti con tutti i sistemi di rilievo ad oggi conosciuti ed utilizzati in campo architettonico (rilievo diretto con mazzetta colori, colorimetro, scatto fotogra- fico/campionamento digitale e, infine, quello proposto con camera spettroscopica) e confrontarli fra di loro al fine di valutare se è possibile considerare la metodologia proposta come valida alternativa a quella classica.
Specim IQ
imaging iperspettrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/441012
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