Durante la pandemia da COVID-19, nelle aree urbane dei paesi industrializzati, si è registrata una sensibile crescita dell'importanza attribuita agli spazi caratterizzati da elementi naturali percepiti come spazi sicuri per socializzare, fare esercizio, connettersi alla natura, trovare tranquillità. Le condizioni di restrizione alla libera mobilità applicate anche in Italia da marzo 2020, hanno favorito la frequentazione degli spazi verdi di prossimità: parchi e boschi urbani, giardini pubblici, verde di quartiere, aree verdi condominiali, evidenziando l'importanza di una pianificazione che offra occasioni di socializzazione e di contatto con la natura, come percorsi pedonali verdi e protetti, orti urbani, micro-parchi di quartiere. Gli studi condotti dal CNR - ISAFOM sul rapporto tra ambiente e benessere personale e collettivo, in particolare tra ambienti naturali e benessere psico-fisico, rientrano nell'ambito di ricerca degli ecosystem services e cioè i "benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano" (MEA 2005). Si riportano i risultati del progetto CNR Nutrage - "Ricerca del benessere attraverso la permanenza in ambienti naturali" e del progetto Tranquillity Areas Mapping, condotti in collaborazione con altri soggetti territoriali, il cui comune focus è indagare sul benessere che si genera attraverso la permanenza in ambienti naturali sia urbanizzati che in aree protette. In particolare, in Nutrage si è esplorato il rapporto tra stili di vita e permanenza in ambienti naturali urbani al fine della prevenzione delle malattie e il mantenimento dello stato di salute psico-fisico sia prima che durante il lockdown di marzo 2020 con la somministrazione di un questionario di rilevazione dati ad un campione di popolazione over-65 residente in Lombardia e in Calabria. Il progetto Tranquillity ha invece interessato la mappatura di "Oasi di Tranquillità" nelle aree protette del Parco Nazionale della Sila/Area MAB UNESCO (Calabria, Italia) con metodologie di tipo qualitativo e quantitativo. In Nutrage si è evidenziato che le restrizioni dovute alla pandemia non hanno inciso sul bisogno di frequentare spazi naturali urbani all'aperto determinando però una diversificazione degli spazi verdi soprattutto per fare attività fisica e movimento. Il campione intervistato non ha rinunciato, durante il lockdown, a camminare, a frequentare spazi all'aperto a partire da quelli privati ad uso collettivo e a curare il verde di casa (piante e terrazzi) per il proprio benessere psico-fisico ed il contenimento di stati ansiosi connessi alla pandemia in corso. Nel progetto Tranquillity, in collaborazione con il Parco Nazionale della Sila e il Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, sono state condotte le prime attività di ricerca sul campo relative all' individuazione delle categorie dei potenziali stakeholder e all'ideazione, progettazione e diffusione di materiale divulgativo e sensibilizzazione degli stakeholder anche attraverso la somministrazione ed il test di un questionario-intervista sulla rilevanza e la fruizione dei servizi ecosistemici in aree protette caratterizzate dalla presenza predominante di foreste. I risultati ottenuti finora mostrano l'importanza del coinvolgimento attivo della popolazione in tutte le fasi dei processi di gestione e pianificazione che interessano il paesaggio e la sua fruizione nelle aree protette e la rilevanza della tranquillità declinata nei suoi aspetti sensoriali e geografici.

Benessere in ambienti naturali protetti e nel verde urbano: sua importanza in epoca COVID-19

VELTRI ANTONELLA;ROMEO NELIDE;VIVONA SONIA
2022

Abstract

Durante la pandemia da COVID-19, nelle aree urbane dei paesi industrializzati, si è registrata una sensibile crescita dell'importanza attribuita agli spazi caratterizzati da elementi naturali percepiti come spazi sicuri per socializzare, fare esercizio, connettersi alla natura, trovare tranquillità. Le condizioni di restrizione alla libera mobilità applicate anche in Italia da marzo 2020, hanno favorito la frequentazione degli spazi verdi di prossimità: parchi e boschi urbani, giardini pubblici, verde di quartiere, aree verdi condominiali, evidenziando l'importanza di una pianificazione che offra occasioni di socializzazione e di contatto con la natura, come percorsi pedonali verdi e protetti, orti urbani, micro-parchi di quartiere. Gli studi condotti dal CNR - ISAFOM sul rapporto tra ambiente e benessere personale e collettivo, in particolare tra ambienti naturali e benessere psico-fisico, rientrano nell'ambito di ricerca degli ecosystem services e cioè i "benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano" (MEA 2005). Si riportano i risultati del progetto CNR Nutrage - "Ricerca del benessere attraverso la permanenza in ambienti naturali" e del progetto Tranquillity Areas Mapping, condotti in collaborazione con altri soggetti territoriali, il cui comune focus è indagare sul benessere che si genera attraverso la permanenza in ambienti naturali sia urbanizzati che in aree protette. In particolare, in Nutrage si è esplorato il rapporto tra stili di vita e permanenza in ambienti naturali urbani al fine della prevenzione delle malattie e il mantenimento dello stato di salute psico-fisico sia prima che durante il lockdown di marzo 2020 con la somministrazione di un questionario di rilevazione dati ad un campione di popolazione over-65 residente in Lombardia e in Calabria. Il progetto Tranquillity ha invece interessato la mappatura di "Oasi di Tranquillità" nelle aree protette del Parco Nazionale della Sila/Area MAB UNESCO (Calabria, Italia) con metodologie di tipo qualitativo e quantitativo. In Nutrage si è evidenziato che le restrizioni dovute alla pandemia non hanno inciso sul bisogno di frequentare spazi naturali urbani all'aperto determinando però una diversificazione degli spazi verdi soprattutto per fare attività fisica e movimento. Il campione intervistato non ha rinunciato, durante il lockdown, a camminare, a frequentare spazi all'aperto a partire da quelli privati ad uso collettivo e a curare il verde di casa (piante e terrazzi) per il proprio benessere psico-fisico ed il contenimento di stati ansiosi connessi alla pandemia in corso. Nel progetto Tranquillity, in collaborazione con il Parco Nazionale della Sila e il Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, sono state condotte le prime attività di ricerca sul campo relative all' individuazione delle categorie dei potenziali stakeholder e all'ideazione, progettazione e diffusione di materiale divulgativo e sensibilizzazione degli stakeholder anche attraverso la somministrazione ed il test di un questionario-intervista sulla rilevanza e la fruizione dei servizi ecosistemici in aree protette caratterizzate dalla presenza predominante di foreste. I risultati ottenuti finora mostrano l'importanza del coinvolgimento attivo della popolazione in tutte le fasi dei processi di gestione e pianificazione che interessano il paesaggio e la sua fruizione nelle aree protette e la rilevanza della tranquillità declinata nei suoi aspetti sensoriali e geografici.
2022
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
SERVIZI ECOSISTEMICI
COVID19
TRANQUILLITY AREAS MAPPING
BENESSERE
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/441529
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