In Italia, fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, la coltivazione della canapa era molto sviluppata raggiungendo il picco di coltivazione negli anni Quaranta con una superficie dedicata di circa 86.000 ha. A seguito di una serie di restrizioni legislative, correlate principalmente al suo utilizzo come stupefacente, la sua coltivazione si è progressivamente ridotta sino a quando, nel 1978, anche gli ultimi appezzamenti sono stati investiti ad altre colture. Tutto ciò ha comportato la scomparsa di numerose varietà selezionate nel corso degli anni, con la conseguente perdita di germoplasma caratterizzato da adattabilità ai differenti areali di coltivazione e/o alle diverse destinazioni d'uso (estrazione olio, utilizzo fibra, utilizzo del seme). Obiettivo del Progetto PRO.CA,NA.P.A., finanziato nell'ambito dell'avviso pubblico per la presentazione di progetti di ricerca ed innovazione e interventi a carattere pilota, Legge regionale 6 giugno 2017, n. 21 "Promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi e ambientali", è quello di costituire una collezione di Cannabis sativa L. presso il Genebank dell'Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Bari (CNR-IBBR) per il recupero e la salvaguardia di materiale genetico a rischio di erosione e, al contempo, renderlo disponibile per le attività di ricerca ed innovazione su colture industriali. Le azioni di progetto realizzate e in via di realizzazione, sono qui di seguito sinteticamente schematizzate: 1. Indagini bibliografiche. Sono state acquisite informazioni sulle risorse genetiche autoctone italiane di canapa (RGV) e su quelle estere tramite consultazione di archivi storici, biblioteche pubbliche e private, archivi di giornali locali nonché tramite interviste agli agricoltori e agli esperti di agricoltura e storia locali. L'obiettivo è stato quello di recuperare la storia, la provenienza, la distribuzione sul territorio, le conoscenze e le tradizioni legate alla coltivazione e all'utilizzo delle RGV di canapa coltivate in Italia in passato. 2. Reperimento di materiale. Tale attività è stata svolta con la individuazione di Enti pubblici di ricerca italiani, aziende, agricoltori o semplici appassionati che conservano o coltivano varietà locali o iscritte al catalogo europeo per incrementare e completare le informazioni sulla coltivazione della canapa e per reperire materiale genetico. Il reperimento è stato ulteriormente incrementato richiedendo materiale genetico presso i Genebank che conservano accessioni e/o varietà di Cannabis sativa L. 3. Conservazione ex situ delle risorse genetiche. Il materiale reperito sino ad oggi è stato conservato a medio termine (0 °C, 30% RH) secondo le consolidate procedure utilizzate dal CNR-IBBR di Bari, dopo aver eseguito le prove di germinabilità. 4. Caratterizzazione. Si è proceduto allo studio dei criteri e delle metodologie riconosciute a livello nazionale ed internazionale per poter differenziare le varietà reperite mediante caratterizzazione morfofisiologica e agronomico-produttiva optando per l'adozione delle "Linee Guida dell'International Union for the Protection of New Varieties of Plants". Successivamente si è implementato lo schema di campo sperimentale e si è scelto il sito più idoneo in cui procedere, in aprile 2020, con la semina e le successive attività di caratterizzazione delle varietà di canapa reperite con l'attività 2. 5. Schede descrittive. Per l'identificazione, caratterizzazione e riconoscimento delle varietà/accessioni conservate presso il Genebank del CNR-IBBR di Bari si è deciso di utilizzare la "Scheda descrittiva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 138 del 16.06.2011 "Criteri per l'iscrizione di varietà di canapa al registro nazionale delle varietà di specie agrarie" implementandola con descrittori dell'UPOV. 6. Coordinamento, disseminazione e trasferimento. Per coordinare le diverse attività scientifiche e amministrative sono state effettuate riunioni del gruppo di lavoro. La disseminazione dei risultati del progetto ha previsto e prevede la partecipazione a convegni, workshop dedicati, articoli scientifici, giornate informative e visite al campo catalogo. La coltivazione della Canapa per il suo elevato potenziale in termini di reddito, sostenibilità e multifunzionalità, rappresenta un'importante opportunità di sviluppo, non solo per le imprese agricole e risulta fondamentale procedere con il recupero e studio delle caratteristiche delle differenti varietà.

PRO.CA.NA.P.A. Reperimento, Caratterizzazione, conservazione e moltiplicazione di germoplasma di Cannabis sativa L.

Paolo Direnzo;Marcella Urbano;Gaetano Laghetti
2020

Abstract

In Italia, fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, la coltivazione della canapa era molto sviluppata raggiungendo il picco di coltivazione negli anni Quaranta con una superficie dedicata di circa 86.000 ha. A seguito di una serie di restrizioni legislative, correlate principalmente al suo utilizzo come stupefacente, la sua coltivazione si è progressivamente ridotta sino a quando, nel 1978, anche gli ultimi appezzamenti sono stati investiti ad altre colture. Tutto ciò ha comportato la scomparsa di numerose varietà selezionate nel corso degli anni, con la conseguente perdita di germoplasma caratterizzato da adattabilità ai differenti areali di coltivazione e/o alle diverse destinazioni d'uso (estrazione olio, utilizzo fibra, utilizzo del seme). Obiettivo del Progetto PRO.CA,NA.P.A., finanziato nell'ambito dell'avviso pubblico per la presentazione di progetti di ricerca ed innovazione e interventi a carattere pilota, Legge regionale 6 giugno 2017, n. 21 "Promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi e ambientali", è quello di costituire una collezione di Cannabis sativa L. presso il Genebank dell'Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Bari (CNR-IBBR) per il recupero e la salvaguardia di materiale genetico a rischio di erosione e, al contempo, renderlo disponibile per le attività di ricerca ed innovazione su colture industriali. Le azioni di progetto realizzate e in via di realizzazione, sono qui di seguito sinteticamente schematizzate: 1. Indagini bibliografiche. Sono state acquisite informazioni sulle risorse genetiche autoctone italiane di canapa (RGV) e su quelle estere tramite consultazione di archivi storici, biblioteche pubbliche e private, archivi di giornali locali nonché tramite interviste agli agricoltori e agli esperti di agricoltura e storia locali. L'obiettivo è stato quello di recuperare la storia, la provenienza, la distribuzione sul territorio, le conoscenze e le tradizioni legate alla coltivazione e all'utilizzo delle RGV di canapa coltivate in Italia in passato. 2. Reperimento di materiale. Tale attività è stata svolta con la individuazione di Enti pubblici di ricerca italiani, aziende, agricoltori o semplici appassionati che conservano o coltivano varietà locali o iscritte al catalogo europeo per incrementare e completare le informazioni sulla coltivazione della canapa e per reperire materiale genetico. Il reperimento è stato ulteriormente incrementato richiedendo materiale genetico presso i Genebank che conservano accessioni e/o varietà di Cannabis sativa L. 3. Conservazione ex situ delle risorse genetiche. Il materiale reperito sino ad oggi è stato conservato a medio termine (0 °C, 30% RH) secondo le consolidate procedure utilizzate dal CNR-IBBR di Bari, dopo aver eseguito le prove di germinabilità. 4. Caratterizzazione. Si è proceduto allo studio dei criteri e delle metodologie riconosciute a livello nazionale ed internazionale per poter differenziare le varietà reperite mediante caratterizzazione morfofisiologica e agronomico-produttiva optando per l'adozione delle "Linee Guida dell'International Union for the Protection of New Varieties of Plants". Successivamente si è implementato lo schema di campo sperimentale e si è scelto il sito più idoneo in cui procedere, in aprile 2020, con la semina e le successive attività di caratterizzazione delle varietà di canapa reperite con l'attività 2. 5. Schede descrittive. Per l'identificazione, caratterizzazione e riconoscimento delle varietà/accessioni conservate presso il Genebank del CNR-IBBR di Bari si è deciso di utilizzare la "Scheda descrittiva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 138 del 16.06.2011 "Criteri per l'iscrizione di varietà di canapa al registro nazionale delle varietà di specie agrarie" implementandola con descrittori dell'UPOV. 6. Coordinamento, disseminazione e trasferimento. Per coordinare le diverse attività scientifiche e amministrative sono state effettuate riunioni del gruppo di lavoro. La disseminazione dei risultati del progetto ha previsto e prevede la partecipazione a convegni, workshop dedicati, articoli scientifici, giornate informative e visite al campo catalogo. La coltivazione della Canapa per il suo elevato potenziale in termini di reddito, sostenibilità e multifunzionalità, rappresenta un'importante opportunità di sviluppo, non solo per le imprese agricole e risulta fondamentale procedere con il recupero e studio delle caratteristiche delle differenti varietà.
2020
9788874271016
Biodiversità agraria
Canapa
Cannabis sativa L.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/447991
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