Lo studio di Laura Ambrosini, pubblicato negli atti del 10th International Scientific Meeting on Hellenistic Pottery, svoltosi a Thessaloniki nel 2020, analizza i cosiddetti vasi da miele etruschi di età ellenistica, molti dei quali hanno svolto come funzione secondaria quella di urne cinerarie, a Tarquinia e in altri centri come Montebello, Norchia, Montaperti, Lucignano, San Geminiano di Moriano e Orvieto. Lo studio si articola in approfondimenti sulla forma, la classe ceramica, la provenienza, i contesti di rinvenimento, la cronologia e la funzione. La diversità delle argille e le varietà morfologiche sembra indicare alcune produzioni locali e, grazie ai ritrovamenti, è possibile identificare almeno due centri di produzione, uno nell'Etruria meridionale a Tarquinia ed uno nell'Etruria settentrionale nell'area di Siena - Cortona - Arezzo. La localizzazione a Tarquinia di un centro di produzione di vasi da miele, consente di stabilire che il sito fu uno dei centri in cui fu praticata l'apicoltura, attività di non difficile impianto e mantenimento, sia per uso alimentare che per scopo secondario (per offerte e rituali). Com'è noto, il miele nell'antichità aveva un'ampia gamma di usi nella vita quotidiana: alimentare (preparazione e conservazione di cibi), medicinale, cosmetico, per l'imbalsamazione, per le attività agricole e artigianali, come offerta funeraria e religiosa.
The Etruscan Honey Pots of Hellenistic Age
AMBROSINI L
2023
Abstract
Lo studio di Laura Ambrosini, pubblicato negli atti del 10th International Scientific Meeting on Hellenistic Pottery, svoltosi a Thessaloniki nel 2020, analizza i cosiddetti vasi da miele etruschi di età ellenistica, molti dei quali hanno svolto come funzione secondaria quella di urne cinerarie, a Tarquinia e in altri centri come Montebello, Norchia, Montaperti, Lucignano, San Geminiano di Moriano e Orvieto. Lo studio si articola in approfondimenti sulla forma, la classe ceramica, la provenienza, i contesti di rinvenimento, la cronologia e la funzione. La diversità delle argille e le varietà morfologiche sembra indicare alcune produzioni locali e, grazie ai ritrovamenti, è possibile identificare almeno due centri di produzione, uno nell'Etruria meridionale a Tarquinia ed uno nell'Etruria settentrionale nell'area di Siena - Cortona - Arezzo. La localizzazione a Tarquinia di un centro di produzione di vasi da miele, consente di stabilire che il sito fu uno dei centri in cui fu praticata l'apicoltura, attività di non difficile impianto e mantenimento, sia per uso alimentare che per scopo secondario (per offerte e rituali). Com'è noto, il miele nell'antichità aveva un'ampia gamma di usi nella vita quotidiana: alimentare (preparazione e conservazione di cibi), medicinale, cosmetico, per l'imbalsamazione, per le attività agricole e artigianali, come offerta funeraria e religiosa.| File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: The Etruscan Honey Pots of Hellenistic Age
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