Gli scavi condotti da F.G. Lo Porto presso la necropoli di contrada Purgatorio a Rutigliano hanno portato alla luce sepolture di grande rilievo, databili tra VI e primi decenni del IV secolo a.C., che si distinguono per l'esistenza di corredi riferibili a ristretti gruppi familiari posti ai vertici della comunità. Nell'ambito di queste famiglie si afferma la presenza di individui femminili di spicco che hanno restituito corredi funerari di grande pregio, i quali documentano il ruolo centrale assunto dalle donne aristocratiche indigene nell'ambito della comunità, in grado di acquisire beni di prestigio di diversa provenienza, il loro elevato tenore di vita, l'intensità dei traffici e le ampie relazioni intrattenute dalla clientela peucezia con le diverse aree del Mediterraneo. Scopo del contributo è quello di offrire alcune riflessioni preliminari in merito ai corredi inediti più significativi, conservati a Taranto nei depositi della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Subacqueo, esaminati da chi scrive, ad oltre quaranta anni dalla scoperta, nell'ambito di una ricerca sull'intera necropoli, per delineare i comportamenti in ambito funerario delle genti che hanno abitato questo insediamento.
Lusso e prestigio a Rutigliano tra VI e V secolo a.C. Corredi femminili dalla necropoli di contrada Purgatorio
Montanaro AC
2023
Abstract
Gli scavi condotti da F.G. Lo Porto presso la necropoli di contrada Purgatorio a Rutigliano hanno portato alla luce sepolture di grande rilievo, databili tra VI e primi decenni del IV secolo a.C., che si distinguono per l'esistenza di corredi riferibili a ristretti gruppi familiari posti ai vertici della comunità. Nell'ambito di queste famiglie si afferma la presenza di individui femminili di spicco che hanno restituito corredi funerari di grande pregio, i quali documentano il ruolo centrale assunto dalle donne aristocratiche indigene nell'ambito della comunità, in grado di acquisire beni di prestigio di diversa provenienza, il loro elevato tenore di vita, l'intensità dei traffici e le ampie relazioni intrattenute dalla clientela peucezia con le diverse aree del Mediterraneo. Scopo del contributo è quello di offrire alcune riflessioni preliminari in merito ai corredi inediti più significativi, conservati a Taranto nei depositi della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Subacqueo, esaminati da chi scrive, ad oltre quaranta anni dalla scoperta, nell'ambito di una ricerca sull'intera necropoli, per delineare i comportamenti in ambito funerario delle genti che hanno abitato questo insediamento.| File | Dimensione | Formato | |
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