Il contributo prova a contribuire al dibattito sulle valutazioni all’interno degli strumenti di partecipazione attraverso il caso studio del processo di urbanistica partecipata del PUC di Camposano. Nella co-valutazione i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 rappresentano le tematizzazioni in cui canalizzare le proposte scaturite dal processo partecipativo e monitorare il perseguimento dello sviluppo sostenibile in termini trasversali e multidimensionali, facendo combaciare le aspirazioni della comunità ai relativi targets dell’Agenda. L’obiettivo di tale sperimentazione è duplice: territorializzare, attraverso le aspirazioni della comunità, lo sviluppo sostenibile del territorio e sviluppare una metodologia in grado di far emergere, attraverso il paradigma dello sviluppo sostenibile dell’Agenda, la concezione del territorio come bene comune. Per fare ciò i risultati della co-valutazione sono messi in tensione con i targets dell’Agenda per un bilancio di autosufficienza territoriale. Attraverso una specifica metodologia viene verificata la distanza dai targets attraverso la costruzione di indicatori che provano a mettere in discussione la città ipertrofica per immaginare alter-urbanizzazioni non preordinate alle leggi tecnologiche o economiche, ma a scelte politiche collettive in cui la forma dell’urbanizzazione segua le differenziazioni delle soluzioni d’infrastrutturazione coltivate all’interno di cornici olistiche di sviluppo territoriale attraverso la gestione equilibrata delle risorse e l’attenzione alla dimensione ecologica.
Co-valutare il territorio come bene comune. Un modello di valutazione della sostenibilità costruito dalla comunità
LUISA FATIGATISecondo
Methodology
;GABRIELLA ESPOSITO DE VITAUltimo
Supervision
2024
Abstract
Il contributo prova a contribuire al dibattito sulle valutazioni all’interno degli strumenti di partecipazione attraverso il caso studio del processo di urbanistica partecipata del PUC di Camposano. Nella co-valutazione i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 rappresentano le tematizzazioni in cui canalizzare le proposte scaturite dal processo partecipativo e monitorare il perseguimento dello sviluppo sostenibile in termini trasversali e multidimensionali, facendo combaciare le aspirazioni della comunità ai relativi targets dell’Agenda. L’obiettivo di tale sperimentazione è duplice: territorializzare, attraverso le aspirazioni della comunità, lo sviluppo sostenibile del territorio e sviluppare una metodologia in grado di far emergere, attraverso il paradigma dello sviluppo sostenibile dell’Agenda, la concezione del territorio come bene comune. Per fare ciò i risultati della co-valutazione sono messi in tensione con i targets dell’Agenda per un bilancio di autosufficienza territoriale. Attraverso una specifica metodologia viene verificata la distanza dai targets attraverso la costruzione di indicatori che provano a mettere in discussione la città ipertrofica per immaginare alter-urbanizzazioni non preordinate alle leggi tecnologiche o economiche, ma a scelte politiche collettive in cui la forma dell’urbanizzazione segua le differenziazioni delle soluzioni d’infrastrutturazione coltivate all’interno di cornici olistiche di sviluppo territoriale attraverso la gestione equilibrata delle risorse e l’attenzione alla dimensione ecologica.| File | Dimensione | Formato | |
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