Il saggio descrive la diffusione della peste a Napoli. Ne risulta l’immagine di una città travolta da una malattia eziologicamente poco nota, che da più di cento anni era rimasta lontana dalla città e che quindi era in grado di cogliere di sorpresa popolazione, medici e governanti. L’impreparazione di coloro che avrebbero dovuto gestire l’epidemia, cui si aggiunsero altri elementi legati alla paura e a logiche proprie di tutto il sistema spagnolo, di cui il regno di Napoli era parte, portò a un cattivo governo dell’emergenza epidemica. Il tappeto di morti lungo le strade e la difficoltà di trovare adeguati luoghi di sepoltura costrinsero i governanti a prendere atto dell’esistenza di un problema. Un problema che, specie all’inizio, si provò ad affrontare occultandolo, grazie alla complicità di un sottosuolo dove era facile seppellire non solo i morti ma anche la paura.
Emergenza epidemica, governo della città e controllo degli spazi nella Napoli di metà Seicento
Fusco Idamaria
2024
Abstract
Il saggio descrive la diffusione della peste a Napoli. Ne risulta l’immagine di una città travolta da una malattia eziologicamente poco nota, che da più di cento anni era rimasta lontana dalla città e che quindi era in grado di cogliere di sorpresa popolazione, medici e governanti. L’impreparazione di coloro che avrebbero dovuto gestire l’epidemia, cui si aggiunsero altri elementi legati alla paura e a logiche proprie di tutto il sistema spagnolo, di cui il regno di Napoli era parte, portò a un cattivo governo dell’emergenza epidemica. Il tappeto di morti lungo le strade e la difficoltà di trovare adeguati luoghi di sepoltura costrinsero i governanti a prendere atto dell’esistenza di un problema. Un problema che, specie all’inizio, si provò ad affrontare occultandolo, grazie alla complicità di un sottosuolo dove era facile seppellire non solo i morti ma anche la paura.| File | Dimensione | Formato | |
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