Questo lavoro illustra un’esperienza di laboratorio di grammatica dell’italiano (60 ore) realizzato con un gruppo di allievi sordi di scuola primaria e secondaria di primo grado nell’ambito del potenziamento dell’offerta formativa promosso dai progetti PON del MIUR. L’aspetto innovativo dell’iniziativa è rappresentato dal fatto che l’italiano è stato non solo oggetto di lavoro, ma anche mezzo di trasmissione di contenuti e di comunicazione con gli alunni. Le dispense cartacee e la LIM hanno reso il setting di gruppo adeguato rispetto alla presenza di alunni sordi. Elemento chiave è stato l’utilizzo di frasi in forma imperativa (comandi) e interrogativa (domande) per garantire, a rotazione, la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i bambini. Le prove di valutazione delle competenze in italiano scritto mostrano varie difficoltà nel controllo degli aspetti morfologici e funzionali dell’italiano. Tuttavia, il confronto tra le valutazioni svolte all’inizio e al termine del laboratorio indica che, almeno in uno degli aspetti analizzati, la morfologia nominale, gli alunni sordi (età media 9,5 anni) sono ancora sensibili a una stimolazione specifica e ciò legittima l’attivazione di un intervento educativo sulla lingua italiana anche a un’età successiva a quella in cui il bambino udente acquisisce la lingua parlata.
La Logogenia per sostenere lo sviluppo delle competenze in italiano scritto di bambini e ragazzi sordi
Elena Tomasuolo
Primo
Writing – Original Draft Preparation
;Pasquale RinaldiUltimo
Writing – Review & Editing
2022
Abstract
Questo lavoro illustra un’esperienza di laboratorio di grammatica dell’italiano (60 ore) realizzato con un gruppo di allievi sordi di scuola primaria e secondaria di primo grado nell’ambito del potenziamento dell’offerta formativa promosso dai progetti PON del MIUR. L’aspetto innovativo dell’iniziativa è rappresentato dal fatto che l’italiano è stato non solo oggetto di lavoro, ma anche mezzo di trasmissione di contenuti e di comunicazione con gli alunni. Le dispense cartacee e la LIM hanno reso il setting di gruppo adeguato rispetto alla presenza di alunni sordi. Elemento chiave è stato l’utilizzo di frasi in forma imperativa (comandi) e interrogativa (domande) per garantire, a rotazione, la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i bambini. Le prove di valutazione delle competenze in italiano scritto mostrano varie difficoltà nel controllo degli aspetti morfologici e funzionali dell’italiano. Tuttavia, il confronto tra le valutazioni svolte all’inizio e al termine del laboratorio indica che, almeno in uno degli aspetti analizzati, la morfologia nominale, gli alunni sordi (età media 9,5 anni) sono ancora sensibili a una stimolazione specifica e ciò legittima l’attivazione di un intervento educativo sulla lingua italiana anche a un’età successiva a quella in cui il bambino udente acquisisce la lingua parlata.| File | Dimensione | Formato | |
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