In questo lavoro sono illustrati i risultati di studi sperimentali ,volti a caratterizzare il ruolo dellacopertura forestale nel ciclo dell'acqua. In particolare viene evidenziato l'effetto degli interventiselvicolturali su ciascun fattore che compone l'equazione del bilancio idrologico.Le ricerche riguardano rimboschimenti di pino laricioo in Sila Greca e cedui di querce nel bacino.del Crati.Nei rimboschimenti di pino laricio si effettuano dal 1986 misure di afflusso e deflusso a livellodi bacino sperimentale.Nel 1993-1994 i popolamenti sono sottoposti ad interventi di diradamentoper verificare gli eventuali cambiamenti avvenuti in seguito alla variazione di densità .Le condizioni di copertum forestale. antecedenti l'intervento selvicolturale , incidono inmodo significativo, sulla risposta idrologica del bacino.I risultati ottenuti infatti, consentonodi evidenziare una sensibile azione di laminazione dei deflussi esercitata dai popolamentiforestali dovuta ad un miglioramemo della capacità di invaso dei suoli. In ultimo, la buona funzionalità del sistema è evidenziata anche dal valore medio annuale dci coefficiente di deflusso (O.17), che testimonia come nel ciclo idrologico tale sistema giochi un ruolo determinante.Dal 1994 nei rimboschimenli di pino laricio sono attrezzate aree sperimentali per lo studiodel bilancio idrologico, dell' erosione e della traspirazione.Il confronto tra una parcellatestimone ed una diradata ha messo in evidenza che la riduzione di densità. anche con eliminazionedel 50% del numero di piante, non altera sostanzialmente il bilancio idrico.In entrambe le parcelle le precipitazioni verificatesi non hanno determinato alcun deflusso, sia perl'intercettazione delle chiome che per l'infiltrazione dell'acqua nel suolo, le misure traspirativehanno evidenziato un andamento dei flussi xilematici progressivamente crescente all'aumentaredell'indice di area fogliare.Le relazioni che si instaurano tra parametri climatici eflussi xilematici mostrano una stretta dipendenza di questi ullimi dai primi ed in particolaredall'andamento dei valori massimi di radiazione e temperatura del suolo.Nei cedui di querce sono stati presi in considerazione due tipi strutture: ceduo composto emmatricinato. Un ruolo importante viene svolto, come era da attendersi, nel ceduo compostospecialmente dalle matricine delle classi cronologiche più vccchie per l'effetto dell'arca di insidenza delle chiome.L'insediamento della vegetazione erbacea ed arbuustiva a seguito del taglio del soprasuolo.determina una riduzione del deflusso superficiale e, conseguentemente, dell'erosione.In entrambi i casi, comunque, lo scorrimento superficiale è sempre contenuto.L'età, la densità e la stnlttura del bosco, diversa nei due cedui, influenzano il potere di intercettazione.In base ai dati finora acquisiti è risultato, infatti, che l'intercettazione raggiunge unvalore soglia oltre al quale non aumenta. ,valore che è di 80 millimetri nel ceduo composto e50 millimetri nel ceduo matricinato. Inoltre i valori medi mensili di intercettazione risultano,per entramhi i cedui, massimi nel periodo di piena fogliazione. L'incidenza dello stemflow èrisultala modesta.l risultati ottenuti oltre a contribuire ad accrescere il patrimonio di conoscenze della comunità scientifica sul complesso rapporto tra sistemi forestali e conservazione del suolo possono avere una ricaduta operativa nella gestione dei boschi in Calabria.
Influenza della gestione dei sistemi forestali sulla conservazione del suolo
CALLEGARI G;CINNIRELLA S;VELTRI A
1998
Abstract
In questo lavoro sono illustrati i risultati di studi sperimentali ,volti a caratterizzare il ruolo dellacopertura forestale nel ciclo dell'acqua. In particolare viene evidenziato l'effetto degli interventiselvicolturali su ciascun fattore che compone l'equazione del bilancio idrologico.Le ricerche riguardano rimboschimenti di pino laricioo in Sila Greca e cedui di querce nel bacino.del Crati.Nei rimboschimenti di pino laricio si effettuano dal 1986 misure di afflusso e deflusso a livellodi bacino sperimentale.Nel 1993-1994 i popolamenti sono sottoposti ad interventi di diradamentoper verificare gli eventuali cambiamenti avvenuti in seguito alla variazione di densità .Le condizioni di copertum forestale. antecedenti l'intervento selvicolturale , incidono inmodo significativo, sulla risposta idrologica del bacino.I risultati ottenuti infatti, consentonodi evidenziare una sensibile azione di laminazione dei deflussi esercitata dai popolamentiforestali dovuta ad un miglioramemo della capacità di invaso dei suoli. In ultimo, la buona funzionalità del sistema è evidenziata anche dal valore medio annuale dci coefficiente di deflusso (O.17), che testimonia come nel ciclo idrologico tale sistema giochi un ruolo determinante.Dal 1994 nei rimboschimenli di pino laricio sono attrezzate aree sperimentali per lo studiodel bilancio idrologico, dell' erosione e della traspirazione.Il confronto tra una parcellatestimone ed una diradata ha messo in evidenza che la riduzione di densità. anche con eliminazionedel 50% del numero di piante, non altera sostanzialmente il bilancio idrico.In entrambe le parcelle le precipitazioni verificatesi non hanno determinato alcun deflusso, sia perl'intercettazione delle chiome che per l'infiltrazione dell'acqua nel suolo, le misure traspirativehanno evidenziato un andamento dei flussi xilematici progressivamente crescente all'aumentaredell'indice di area fogliare.Le relazioni che si instaurano tra parametri climatici eflussi xilematici mostrano una stretta dipendenza di questi ullimi dai primi ed in particolaredall'andamento dei valori massimi di radiazione e temperatura del suolo.Nei cedui di querce sono stati presi in considerazione due tipi strutture: ceduo composto emmatricinato. Un ruolo importante viene svolto, come era da attendersi, nel ceduo compostospecialmente dalle matricine delle classi cronologiche più vccchie per l'effetto dell'arca di insidenza delle chiome.L'insediamento della vegetazione erbacea ed arbuustiva a seguito del taglio del soprasuolo.determina una riduzione del deflusso superficiale e, conseguentemente, dell'erosione.In entrambi i casi, comunque, lo scorrimento superficiale è sempre contenuto.L'età, la densità e la stnlttura del bosco, diversa nei due cedui, influenzano il potere di intercettazione.In base ai dati finora acquisiti è risultato, infatti, che l'intercettazione raggiunge unvalore soglia oltre al quale non aumenta. ,valore che è di 80 millimetri nel ceduo composto e50 millimetri nel ceduo matricinato. Inoltre i valori medi mensili di intercettazione risultano,per entramhi i cedui, massimi nel periodo di piena fogliazione. L'incidenza dello stemflow èrisultala modesta.l risultati ottenuti oltre a contribuire ad accrescere il patrimonio di conoscenze della comunità scientifica sul complesso rapporto tra sistemi forestali e conservazione del suolo possono avere una ricaduta operativa nella gestione dei boschi in Calabria.File | Dimensione | Formato | |
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