La portulaca è una pianta spontanea edule, endemica dell'area mediterranea, ottima fonte di antiossidanti (α-tocoferolo, β-carotene, acido ascorbico e glutatione) e acidi grassi polinsaturi (ω-3 e ω-6). La crescente domanda da parte dei consumatori e la difficoltà di reperire materiale cresciuto spontaneamente hanno stimolato la sua messa a coltura. In letteratura sono presenti pochi studi sulle tecniche di coltivazione di questa specie. Nell’ambito del progetto Bo.Bio.Ga., finanziato dal PSR della Regione Puglia, è stata realizzata una ricerca volta a studiare le caratteristiche morfologiche e produttive della portulaca coltivata in pien aria, in relazione al livello di azoto e al momento dello sfalcio. Sono stati confrontati 3 livelli di azoto (0, 75 e 150 kg di N ha-1 , indicati rispettivamente N0, N75 e N150) e due sfalci successivi a distanza di 10 giorni. L’impianto della portulaca è stato effettuato il 23-06-2023, con densità di 66,7 piante/m2 , utilizzando piantine di un genotipo migliorato a portamento eretto. È stato utilizzato il disegno sperimentale a blocchi randomizzati con tre ripetizioni. Con il primo sfalcio è stata ottenuta una produzione del 26% maggiore rispetto al secondo. Il livello intermedio di N ha incrementato la produzione del 42% mentre con N150 non sono stati osservati ulteriori incrementi. La percentuale di foglie è stata del 2% più elevata nel primo sfalcio e si è ridotta del 3% con entrambi i livelli di N. La concimazione azotata ha determinato l’aumento del 13% e 10% della lunghezza e del diametro dello stelo, rispettivamente. Nel secondo sfalcio, le due dosi di N hanno determinato un notevole incremento del numero di steli/pianta (+48% con N75; +80% con N150). La concimazione ha determinato la riduzione della percentuale di sostanza secca del 6%. I risultati riportati rappresentano i primi dati sperimentali; ulteriori studi sono opportuni per valutare la risposta ad altre pratiche agronomiche.

Effetto del livello di azoto sulle caratteristiche morfologiche e produttive della portulaca (Portulaca oleracea L.) in due sfalci successivi

Lucrezia Sergio;Vito Cantore;Francesca Boari
;
Francesca Casella;
2025

Abstract

La portulaca è una pianta spontanea edule, endemica dell'area mediterranea, ottima fonte di antiossidanti (α-tocoferolo, β-carotene, acido ascorbico e glutatione) e acidi grassi polinsaturi (ω-3 e ω-6). La crescente domanda da parte dei consumatori e la difficoltà di reperire materiale cresciuto spontaneamente hanno stimolato la sua messa a coltura. In letteratura sono presenti pochi studi sulle tecniche di coltivazione di questa specie. Nell’ambito del progetto Bo.Bio.Ga., finanziato dal PSR della Regione Puglia, è stata realizzata una ricerca volta a studiare le caratteristiche morfologiche e produttive della portulaca coltivata in pien aria, in relazione al livello di azoto e al momento dello sfalcio. Sono stati confrontati 3 livelli di azoto (0, 75 e 150 kg di N ha-1 , indicati rispettivamente N0, N75 e N150) e due sfalci successivi a distanza di 10 giorni. L’impianto della portulaca è stato effettuato il 23-06-2023, con densità di 66,7 piante/m2 , utilizzando piantine di un genotipo migliorato a portamento eretto. È stato utilizzato il disegno sperimentale a blocchi randomizzati con tre ripetizioni. Con il primo sfalcio è stata ottenuta una produzione del 26% maggiore rispetto al secondo. Il livello intermedio di N ha incrementato la produzione del 42% mentre con N150 non sono stati osservati ulteriori incrementi. La percentuale di foglie è stata del 2% più elevata nel primo sfalcio e si è ridotta del 3% con entrambi i livelli di N. La concimazione azotata ha determinato l’aumento del 13% e 10% della lunghezza e del diametro dello stelo, rispettivamente. Nel secondo sfalcio, le due dosi di N hanno determinato un notevole incremento del numero di steli/pianta (+48% con N75; +80% con N150). La concimazione ha determinato la riduzione della percentuale di sostanza secca del 6%. I risultati riportati rappresentano i primi dati sperimentali; ulteriori studi sono opportuni per valutare la risposta ad altre pratiche agronomiche.
2025
Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari - ISPA
concimazione, foglie, produzione, sostanza secca, steli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/561066
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