Numerose evidenze scientifiche suggeriscono che la dieta a basso indice glicemico (IG) e carico glicemico (CG) ha effetti positivi sul peso corporeo e sui fattori di rischio cardiovascolare. Infatti, gli studi epidemiologici mostrano una relazione positiva tra IG e peso corporeo sia nelle donne che negli uomini mentre meno consistente è l'associazione tra CG e indice di massa corporea (IMC). Gli studi d'intervento confermano che la riduzione di peso è significativamente associata con l'IG della dieta e ancor più con il CG. L'analisi complessiva degli studi d'intervento evidenzia che la dieta a basso IG/CG induce un decremento dell'IMC significativamente maggiore (-1.3 punti, p<0.05) rispetto a quella ad alto IG/CG. Inoltre, questo tipo di dieta è in grado di migliorare anche gli altri fattori di rischio CV. Gli effetti benefici del basso IG/CG nella prevenzione dell'obesità o nel favorire il calo ponderale potrebbero essere mediati da un miglioramento della sensibilità insulinica e/o da un incremento del senso di sazietà con conseguente riduzione dell' apporto energetico giornaliero. L'effetto sulla sazietà, però, non è uniformemente supportato dagli studi d'intervento e questo potrebbe dipendere dal fatto che i metodi per il rilievo dell'intake energetico disponibili non sono così sensibili da essere in grado di apprezzare anche piccole differenze nell'apporto energetico giornaliero. Un altro possibile meccanismo è che l'effetto del basso IG/Carico glicemico della dieta sul peso corporeo sia mediato da una maggiore ossidazione dei grassi e da un loro ridotto deposito. Dal punto di vista pratico una dieta a basso IG può essere ottenuta implementando il consumo giornaliero di alimenti a basso IG, sia di quelli ricchi in fibre vegetali solubili, che di alimenti come la pasta, che pur essendo povera in fibre ha comunque un IG basso.

Effetti dei carboidrati complessi e dell indice glicemico della dieta sul controllo del peso corporeo.

Giacco R;
2010

Abstract

Numerose evidenze scientifiche suggeriscono che la dieta a basso indice glicemico (IG) e carico glicemico (CG) ha effetti positivi sul peso corporeo e sui fattori di rischio cardiovascolare. Infatti, gli studi epidemiologici mostrano una relazione positiva tra IG e peso corporeo sia nelle donne che negli uomini mentre meno consistente è l'associazione tra CG e indice di massa corporea (IMC). Gli studi d'intervento confermano che la riduzione di peso è significativamente associata con l'IG della dieta e ancor più con il CG. L'analisi complessiva degli studi d'intervento evidenzia che la dieta a basso IG/CG induce un decremento dell'IMC significativamente maggiore (-1.3 punti, p<0.05) rispetto a quella ad alto IG/CG. Inoltre, questo tipo di dieta è in grado di migliorare anche gli altri fattori di rischio CV. Gli effetti benefici del basso IG/CG nella prevenzione dell'obesità o nel favorire il calo ponderale potrebbero essere mediati da un miglioramento della sensibilità insulinica e/o da un incremento del senso di sazietà con conseguente riduzione dell' apporto energetico giornaliero. L'effetto sulla sazietà, però, non è uniformemente supportato dagli studi d'intervento e questo potrebbe dipendere dal fatto che i metodi per il rilievo dell'intake energetico disponibili non sono così sensibili da essere in grado di apprezzare anche piccole differenze nell'apporto energetico giornaliero. Un altro possibile meccanismo è che l'effetto del basso IG/Carico glicemico della dieta sul peso corporeo sia mediato da una maggiore ossidazione dei grassi e da un loro ridotto deposito. Dal punto di vista pratico una dieta a basso IG può essere ottenuta implementando il consumo giornaliero di alimenti a basso IG, sia di quelli ricchi in fibre vegetali solubili, che di alimenti come la pasta, che pur essendo povera in fibre ha comunque un IG basso.
2010
Istituto di Scienze dell'Alimentazione - ISA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/67934
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