Le tecniche più utili per la determinazione dell'attività di disinquinamento dei materiali fotocatalitici utilizzano dei reattori fotochimici in fase gassosa per misurare direttamente la degradazione dei microinquinanti di interesse, tra cui i composti aromatici come benzene, toluene, etilbenzene e xilene (BTEX) o gli ossidi di azoto (NOx). Vi sono due principali classi di reattori fotocatalitici: i reattori chiusi (batch) e i reattori continui. I reattori continui, o reattori di flusso (flow reactor), sono caratterizzati dalla presenza di un costante flusso di ricambio dell'aria interna. In particolare i reattori continui con mescolamento attivo costituiscono una soluzione ottimale per la misura dell'attività fotocatalitica in quanto consentono di minimizzare gli effetti dovuti al semplice adsorbimento fisico degli inquinanti sulla superficie del campione (che deve essere distinto dall'attività di degradazione vera e propria) e al tempo stesso permettono di avere una concentrazione di inquinanti uniforme su tutta la superficie del campione, impossibile da ottenere con reattori a flusso laminare (non mescolato). Il sistema di analisi realizzato presso i laboratori ITC-CNR consente di misurare direttamente l'attività fotocatalitica come quantità di inquinante degradato per unità di superficie e di tempo, permettendo confronti diretti tra diversi materiali e aprendo la possibilità di realizzare di modelli predittivi dell'attività in scala reale.
Materiali fotocatalitici disinquinanti: quantificazione dell'attività
Alberto Strini;
2007
Abstract
Le tecniche più utili per la determinazione dell'attività di disinquinamento dei materiali fotocatalitici utilizzano dei reattori fotochimici in fase gassosa per misurare direttamente la degradazione dei microinquinanti di interesse, tra cui i composti aromatici come benzene, toluene, etilbenzene e xilene (BTEX) o gli ossidi di azoto (NOx). Vi sono due principali classi di reattori fotocatalitici: i reattori chiusi (batch) e i reattori continui. I reattori continui, o reattori di flusso (flow reactor), sono caratterizzati dalla presenza di un costante flusso di ricambio dell'aria interna. In particolare i reattori continui con mescolamento attivo costituiscono una soluzione ottimale per la misura dell'attività fotocatalitica in quanto consentono di minimizzare gli effetti dovuti al semplice adsorbimento fisico degli inquinanti sulla superficie del campione (che deve essere distinto dall'attività di degradazione vera e propria) e al tempo stesso permettono di avere una concentrazione di inquinanti uniforme su tutta la superficie del campione, impossibile da ottenere con reattori a flusso laminare (non mescolato). Il sistema di analisi realizzato presso i laboratori ITC-CNR consente di misurare direttamente l'attività fotocatalitica come quantità di inquinante degradato per unità di superficie e di tempo, permettendo confronti diretti tra diversi materiali e aprendo la possibilità di realizzare di modelli predittivi dell'attività in scala reale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


