Gli ultimi decenni sono stati contemporaneamente spettatori e fautori di numerose iniziative di natura nazionale ed internazionale, quali ad esempio il Protocollo di Kyoto o la legislazione Comunitaria e nazionale, che hanno di fatto traghettato lo schema tradizionale di progettazione funzionale verso le nuove frontiere del risparmio energetico, della sostenibilità ambientale e del controllo nel depauperamento delle risorse, attraverso un processo che pone come focus principale lo studio delle interrelazioni esistenti tra sistema edificio ed eco-sistema sin dalle prime fase del processo progettuale. In un momento storico quale quello attuale, la disciplina riconosciuta a livello internazionale come maggiormente rappresentativa e scientificamente referenziata per lo studio degli impatti e la verifica dei profili ambientali di materiali/processi/prodotti è costituita dall'analisi del ciclo di vita o Life Cycle Assessment (LCA), quale terreno comune di confronto per terminologia quale sostenibile, eco-compatibile, "verde" ecc., imprescindibile quando si parla di progettazione "ambientalmente consapevole". Il "life cycle thinking", infatti, ponendosi come obiettivo l'analisi di tutti i principali contributi appartenenti al ciclo di vita di un materiale o prodotto e la loro conseguente traduzione in indicatori numerici prestazionali internazionalmente concordati, consente di comparare il livello di sostenibilità di un manufatto basandosi su di un approccio ampio, differenziato -secondo aspetti ambientali e/o economici- e premiante per tutte quelle soluzioni che siano in grado di ottimizzare processo di produzione, prestazioni, durabilità, poli-funzionalità e riciclabilità.
Banche dati LCI di materiali e prodotti per l'edilizia. L'esperienza italiana
B Barozzi;M Mariotto;I Meroni
2010
Abstract
Gli ultimi decenni sono stati contemporaneamente spettatori e fautori di numerose iniziative di natura nazionale ed internazionale, quali ad esempio il Protocollo di Kyoto o la legislazione Comunitaria e nazionale, che hanno di fatto traghettato lo schema tradizionale di progettazione funzionale verso le nuove frontiere del risparmio energetico, della sostenibilità ambientale e del controllo nel depauperamento delle risorse, attraverso un processo che pone come focus principale lo studio delle interrelazioni esistenti tra sistema edificio ed eco-sistema sin dalle prime fase del processo progettuale. In un momento storico quale quello attuale, la disciplina riconosciuta a livello internazionale come maggiormente rappresentativa e scientificamente referenziata per lo studio degli impatti e la verifica dei profili ambientali di materiali/processi/prodotti è costituita dall'analisi del ciclo di vita o Life Cycle Assessment (LCA), quale terreno comune di confronto per terminologia quale sostenibile, eco-compatibile, "verde" ecc., imprescindibile quando si parla di progettazione "ambientalmente consapevole". Il "life cycle thinking", infatti, ponendosi come obiettivo l'analisi di tutti i principali contributi appartenenti al ciclo di vita di un materiale o prodotto e la loro conseguente traduzione in indicatori numerici prestazionali internazionalmente concordati, consente di comparare il livello di sostenibilità di un manufatto basandosi su di un approccio ampio, differenziato -secondo aspetti ambientali e/o economici- e premiante per tutte quelle soluzioni che siano in grado di ottimizzare processo di produzione, prestazioni, durabilità, poli-funzionalità e riciclabilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.