Abstract La coltivazione delle piante officinali può rappresentare per la Sicilia una importante opportunità di crescita e sviluppo in chiave occupazionale e di sostegno al reddito soprattutto se riferita alle sue aree marginali caratterizzate da modesto livello di meccanizzazione e dalla nota difficoltà di reperimento di fonti idriche per l'irrigazione. Negli ultimi anni si è assistito ad un costante incremento in termini di superfici e produzioni di erbe officinali nell'Isola che hanno interessato però solo alcune essenze prima tra tutte l'origano. Al fine di evitare sfavorevoli effetti derivanti da una eccessiva concentrazione dell'offerta di mercato di poche specie appare utile rivolgere l'attenzione verso colture alternative cosiddette "minori" ancora poco diffuse ed in grado di occupare fette di mercato ancora disponibili. Nell'ambito dell'ampia biodiversità che caratterizza la Sicilia, una specie che appare di sicuro interesse anche per i diversi impieghi da quello erboristico a quello ornamentale è l'elicriso (Helichrysum spp.) ma del quale appaiono ad oggi poco indagati i protocolli circa la sua messa in coltura. Lo studio ha riguardato i principali aspetti legati alla sua coltivazione a partire dal reperimento dei materiali genetici, ad alcune varianti nella loro propagazione ed alla risposta agronomica per effetto della coltivazione in ambienti diversi siciliani. I dati acquisiti hanno evidenziato differenze significative sia con riferimento alla propagazione agamica per effetto di ormoni stimolanti dell'apparato radicale che per l'ambiente di coltivazione. I risultati hanno permesso di porre le basi per la razionalizzazione e la diversificazione dell'offerta di prodotti officinali nei loro diversi settori d'impiego.

Valorizzazione di Specie Officinali "Minori" per l'Ampliamento dell'Offerta Produttiva in Sicilia: il Caso dell'Elicriso (Helichrysum spp.)

Sergio Argento;Maria Grazia Melilli;Pietro Calderaro;Mauro Pulvirenti;Salvatore Antonino Raccuia
2013

Abstract

Abstract La coltivazione delle piante officinali può rappresentare per la Sicilia una importante opportunità di crescita e sviluppo in chiave occupazionale e di sostegno al reddito soprattutto se riferita alle sue aree marginali caratterizzate da modesto livello di meccanizzazione e dalla nota difficoltà di reperimento di fonti idriche per l'irrigazione. Negli ultimi anni si è assistito ad un costante incremento in termini di superfici e produzioni di erbe officinali nell'Isola che hanno interessato però solo alcune essenze prima tra tutte l'origano. Al fine di evitare sfavorevoli effetti derivanti da una eccessiva concentrazione dell'offerta di mercato di poche specie appare utile rivolgere l'attenzione verso colture alternative cosiddette "minori" ancora poco diffuse ed in grado di occupare fette di mercato ancora disponibili. Nell'ambito dell'ampia biodiversità che caratterizza la Sicilia, una specie che appare di sicuro interesse anche per i diversi impieghi da quello erboristico a quello ornamentale è l'elicriso (Helichrysum spp.) ma del quale appaiono ad oggi poco indagati i protocolli circa la sua messa in coltura. Lo studio ha riguardato i principali aspetti legati alla sua coltivazione a partire dal reperimento dei materiali genetici, ad alcune varianti nella loro propagazione ed alla risposta agronomica per effetto della coltivazione in ambienti diversi siciliani. I dati acquisiti hanno evidenziato differenze significative sia con riferimento alla propagazione agamica per effetto di ormoni stimolanti dell'apparato radicale che per l'ambiente di coltivazione. I risultati hanno permesso di porre le basi per la razionalizzazione e la diversificazione dell'offerta di prodotti officinali nei loro diversi settori d'impiego.
2013
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
978-88-908499-0-9
Piante officinali
sostenibilità ambientale
biodiversità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/208925
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