Nel corso degli ultimi anni è stato dimostrato che numerose sostanze chimiche di origine vegetale, possiedono varie attività farmacologiche ed è stato inoltre riportato che parecchie piante esibiscono attività antiossidanti e potrebbero essere utili nella prevenzione contro il danno ossidativo indotto principalmente da xenobiotici. Recentemente è stato dimostrato che un lisato di grano, denominato commercialmente Lisosan G, ha proprietà antiossidanti. E' un prodotto probiotico, completamente naturale e biologico ottenuto da una particolare lavorazione di cruschello e germe di grano, utilizzato come integratore alimentare. Dati ottenuti da esperimenti sui ratti hanno mostrato che il Lisosan G protegge dal danno epatico indotto dal tetracloruro di carbonio, un composto molto tossico per l'organismo 1. Inoltre il Lisosan G ha mostrato un'azione protettiva nella tossicità indotta da un agente chemioterapico quale il cisplatino 2. Dati recenti ottenuti nel nostro laboratorio, utilizzando colture primarie di epatociti di ratto, hanno evidenziato che il Lisosan G è in grado di indurre gli enzimi antiossidanti come catalasi, DT-diaforasi, superossido dismutasi, eme ossigenasi attraverso la modulazione del sistema trascrizionale ARE/NRF2. Un altro studio che abbiamo eseguito è quello dell'effetto dei glucosinolati presenti nelle brassicacee, sempre sul sistema antiossidante. Negli ultimi anni è stato dimostrato che una dieta ricca di vegetali è in grado di ridurre l'insorgenza di malattie croniche-degenerative. Vegetali come frutta e verdura contengono molte vitamine e sostanze fitochimiche, composti metabolicamente attivi sia come antiossidanti sia come chemiopreventivi. Tra questi ultimi si è posta particolare attenzione ai glucosinolati (GLS), presenti nelle brassicacee, precursori degli isotiocianati (ITCs). Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato che il consumo di vegetali del genere Brassica diminuisce il rischio di sviluppare il cancro. Esperimenti effettuati su modelli animali hanno dimostrato che l'effetto anticancerogeno di tali piante è attribuibile all'alto contenuto di GLS e ai loro prodotti di metabolismo, gli ITCs. Gli ITCs esplicano la loro azione di antiossidanti indiretti e chemiopreventivi sia attraverso meccanismi molecolari che inducono l'aumentata espressione di enzimi detossificanti coinvolti nella Fase 2 del metabolismo degli xenobiotici, sia attraverso l'inibizione di numerose isoforme di citocromo P450 coinvolte nel processamento di numerosi composti endogeni ed esogeni e nell'attivazione di alcuni cancerogeni. Colture di epatociti primari sono state utilizzati per valutare se e con quale meccanismo molecolare alcuni ITCs, derivati da glucosinolati in seguito ad idrolisi, fossero in grado di modulare il sistema citocromo P450, gli enzimi antiossidanti, detossificanti ed il sistema di detossificazione NRF2. I risultati ottenuti hanno mostrato la capacità degli ITCs di indurre i geni degli enzimi antiossidanti e detossificanti attraverso il sistema regolatorio ARE/NRF2 e di inibire la bioattivazione di cancerogeni catalizzati dal citocromo P4503A23.

SOSTANZE DI ORIGINE VEGETALE E LORO EFFETTO SUL SISTEMA ANTIOSSIDANTE ENDOGENO: PROTEZIONE DAL DANNO OSSIDATIVO

V Longo;C Della Croce
2012

Abstract

Nel corso degli ultimi anni è stato dimostrato che numerose sostanze chimiche di origine vegetale, possiedono varie attività farmacologiche ed è stato inoltre riportato che parecchie piante esibiscono attività antiossidanti e potrebbero essere utili nella prevenzione contro il danno ossidativo indotto principalmente da xenobiotici. Recentemente è stato dimostrato che un lisato di grano, denominato commercialmente Lisosan G, ha proprietà antiossidanti. E' un prodotto probiotico, completamente naturale e biologico ottenuto da una particolare lavorazione di cruschello e germe di grano, utilizzato come integratore alimentare. Dati ottenuti da esperimenti sui ratti hanno mostrato che il Lisosan G protegge dal danno epatico indotto dal tetracloruro di carbonio, un composto molto tossico per l'organismo 1. Inoltre il Lisosan G ha mostrato un'azione protettiva nella tossicità indotta da un agente chemioterapico quale il cisplatino 2. Dati recenti ottenuti nel nostro laboratorio, utilizzando colture primarie di epatociti di ratto, hanno evidenziato che il Lisosan G è in grado di indurre gli enzimi antiossidanti come catalasi, DT-diaforasi, superossido dismutasi, eme ossigenasi attraverso la modulazione del sistema trascrizionale ARE/NRF2. Un altro studio che abbiamo eseguito è quello dell'effetto dei glucosinolati presenti nelle brassicacee, sempre sul sistema antiossidante. Negli ultimi anni è stato dimostrato che una dieta ricca di vegetali è in grado di ridurre l'insorgenza di malattie croniche-degenerative. Vegetali come frutta e verdura contengono molte vitamine e sostanze fitochimiche, composti metabolicamente attivi sia come antiossidanti sia come chemiopreventivi. Tra questi ultimi si è posta particolare attenzione ai glucosinolati (GLS), presenti nelle brassicacee, precursori degli isotiocianati (ITCs). Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato che il consumo di vegetali del genere Brassica diminuisce il rischio di sviluppare il cancro. Esperimenti effettuati su modelli animali hanno dimostrato che l'effetto anticancerogeno di tali piante è attribuibile all'alto contenuto di GLS e ai loro prodotti di metabolismo, gli ITCs. Gli ITCs esplicano la loro azione di antiossidanti indiretti e chemiopreventivi sia attraverso meccanismi molecolari che inducono l'aumentata espressione di enzimi detossificanti coinvolti nella Fase 2 del metabolismo degli xenobiotici, sia attraverso l'inibizione di numerose isoforme di citocromo P450 coinvolte nel processamento di numerosi composti endogeni ed esogeni e nell'attivazione di alcuni cancerogeni. Colture di epatociti primari sono state utilizzati per valutare se e con quale meccanismo molecolare alcuni ITCs, derivati da glucosinolati in seguito ad idrolisi, fossero in grado di modulare il sistema citocromo P450, gli enzimi antiossidanti, detossificanti ed il sistema di detossificazione NRF2. I risultati ottenuti hanno mostrato la capacità degli ITCs di indurre i geni degli enzimi antiossidanti e detossificanti attraverso il sistema regolatorio ARE/NRF2 e di inibire la bioattivazione di cancerogeni catalizzati dal citocromo P4503A23.
2012
BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA AGRARIA
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/228256
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact