L'attuale necessità di individuare soluzioni volte a mitigare i cambiamenti climatici e la crescente attenzione per gli aspetti nutrizionali e qualitativi dell'olio extravergine di oliva, spinge alla ricerca di caratteristiche varietali, agronomiche, tecnologiche e carpologiche, non considerate, o considerate di scarsa validità in passato. In tale ambito la conservazione e lo studio delle caratteristiche delle varietà presenti nel germoplasma locale ricopre un ruolo di fondamentale importanza. Qui riassumiamo alcuni risultati della nostra attività di ricerca volta a riscoprire le antiche varietà del germoplasma olivicolo sardo, al fine di individuare le proprietà che meglio si prestano a essere valorizzate nell'ambito dell'attuale realtà olivicola. Grazie alla presenza del campo collezione sito nell'Azienda Didattico Sperimentale dell'Università di Sassari (Oristano), è stato possibile approfondire lo studio sulle dinamiche di maturazione, caratteristiche chimiche e nutraceutiche, sia del frutto che dell'olio, di 28 varietà del germoplasma olivicolo sardo e confrontate con 7 varietà di rilevanza nazionale. A riguardo, aspetti di particolare interesse sono emersi dalla cultivar Sivigliana da olio, una varietà ad elevata produttività ma considerata "minore", in quanto diffusa quasi esclusivamente nel circondario della città di Sassari, spesso presente in un numero limitato di piante all'interno di oliveti della più diffusa cultivar Bosana. Il frutto ha maturazione tardiva, raggiungendo piena invaiatura e peso medio di poco superiore ai due grammi durante il mese di dicembre. L'elevato rapporto polpa nocciolo e l'alto contenuto in zuccheri rappresentano caratteristiche ottimali per l'impiego della cultivar come varietà da mensa. Inoltre, il frutto è caratterizzato da interessanti proprietà nutraceutiche espresse da un elevato contenuto composti fenolici in particolare flavonoidi, alcoli e secoiridoidi. Sebbene la resa in olio sia tra le più basse fra le varietà del germoplasma autoctono, l'elevato contenuto di composti fenolici, di cui circa il 90% è rappresentato da oleacina e oleocantale, conferiscono all'olio interessantissime proprietà nutraceutiche. La crescente attenzione verso alimenti salutistici e funzionali offre valide prospettive per lo sfruttamento della cultivar in ambito alimentare e tecnologico. Inoltre, le caratteristiche agronomiche, in corso di valutazione, in termini di vigoria, rusticità e produttività la rendono una possibile alternativa alle varietà più diffuse soprattutto nell'ambito del recupero di terreni marginali.
SIVIGLIANA DA OLIO: RISCOPERTA E PROSPETTIVE DI VALORIZZAZIONE
Maria Giovanna Molinu;Antonio Dore;Nicola Culeddu;
2022
Abstract
L'attuale necessità di individuare soluzioni volte a mitigare i cambiamenti climatici e la crescente attenzione per gli aspetti nutrizionali e qualitativi dell'olio extravergine di oliva, spinge alla ricerca di caratteristiche varietali, agronomiche, tecnologiche e carpologiche, non considerate, o considerate di scarsa validità in passato. In tale ambito la conservazione e lo studio delle caratteristiche delle varietà presenti nel germoplasma locale ricopre un ruolo di fondamentale importanza. Qui riassumiamo alcuni risultati della nostra attività di ricerca volta a riscoprire le antiche varietà del germoplasma olivicolo sardo, al fine di individuare le proprietà che meglio si prestano a essere valorizzate nell'ambito dell'attuale realtà olivicola. Grazie alla presenza del campo collezione sito nell'Azienda Didattico Sperimentale dell'Università di Sassari (Oristano), è stato possibile approfondire lo studio sulle dinamiche di maturazione, caratteristiche chimiche e nutraceutiche, sia del frutto che dell'olio, di 28 varietà del germoplasma olivicolo sardo e confrontate con 7 varietà di rilevanza nazionale. A riguardo, aspetti di particolare interesse sono emersi dalla cultivar Sivigliana da olio, una varietà ad elevata produttività ma considerata "minore", in quanto diffusa quasi esclusivamente nel circondario della città di Sassari, spesso presente in un numero limitato di piante all'interno di oliveti della più diffusa cultivar Bosana. Il frutto ha maturazione tardiva, raggiungendo piena invaiatura e peso medio di poco superiore ai due grammi durante il mese di dicembre. L'elevato rapporto polpa nocciolo e l'alto contenuto in zuccheri rappresentano caratteristiche ottimali per l'impiego della cultivar come varietà da mensa. Inoltre, il frutto è caratterizzato da interessanti proprietà nutraceutiche espresse da un elevato contenuto composti fenolici in particolare flavonoidi, alcoli e secoiridoidi. Sebbene la resa in olio sia tra le più basse fra le varietà del germoplasma autoctono, l'elevato contenuto di composti fenolici, di cui circa il 90% è rappresentato da oleacina e oleocantale, conferiscono all'olio interessantissime proprietà nutraceutiche. La crescente attenzione verso alimenti salutistici e funzionali offre valide prospettive per lo sfruttamento della cultivar in ambito alimentare e tecnologico. Inoltre, le caratteristiche agronomiche, in corso di valutazione, in termini di vigoria, rusticità e produttività la rendono una possibile alternativa alle varietà più diffuse soprattutto nell'ambito del recupero di terreni marginali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.