Con la pronuncia in commento la Suprema Corte affronta la dibattuta questione del licenziamento per giusta causa del lavoratore che pone in essere condotte lesive riconducibili alla fattispecie di appropriazione di beni aziendali (v., tra le tan- te, Cass., ordinanza 26 settembre 2023, n. 27353; Cass., ordinanza 19 dicembre 2023, n. 35516; Cass., ordinanza 21 dicembre 2023, n. 35768 in Labor, www.rivistalabor.it, 16 marzo 2024, con nota di TONELLI, Licenziamento e condotta scusabile del lavoratore, cui si rinvia anche per ulteriori riferimenti). Il fondamento giuridico del licenziamento per giusta causa è ravvisabile nel grave inadem- pimento degli obblighi contrattuali assunti dal dipendente tale da giustificare il recesso immediato del datore di lavoro senza alcun preavviso.
Anche l’appropriazione di beni aziendali di «modico valore» legittima il licenziamento per giusta causa del dipendente. nota a Cass., 4 aprile 2024, n. 8918
aiello mariaPrimo
2024
Abstract
Con la pronuncia in commento la Suprema Corte affronta la dibattuta questione del licenziamento per giusta causa del lavoratore che pone in essere condotte lesive riconducibili alla fattispecie di appropriazione di beni aziendali (v., tra le tan- te, Cass., ordinanza 26 settembre 2023, n. 27353; Cass., ordinanza 19 dicembre 2023, n. 35516; Cass., ordinanza 21 dicembre 2023, n. 35768 in Labor, www.rivistalabor.it, 16 marzo 2024, con nota di TONELLI, Licenziamento e condotta scusabile del lavoratore, cui si rinvia anche per ulteriori riferimenti). Il fondamento giuridico del licenziamento per giusta causa è ravvisabile nel grave inadem- pimento degli obblighi contrattuali assunti dal dipendente tale da giustificare il recesso immediato del datore di lavoro senza alcun preavviso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


