In questi ultimi anni si è assistito a una crescente diffusione delle tecnologie mobili all'interno delle scuole e dei contesti educativi. In letteratura sono innumerevoli le esperienze di mobile learning (detto anche m-learning) [Kukulska-Hulme et al., 2009] in tutti i paesi dove è presente una buona infrastruttura di telefonia mobile. Il susseguirsi di tali esperienze negli anni ha portato a un'evoluzione dell'approccio con cui gli studiosi hanno affrontato il tema del mobile learning: mentre i primi studi erano molto più attenti agli aspetti tecnologici, e spesso si focalizzavano sulle problematiche connesse all'uso degli apparati mobili all'interno dell'edificio scolastico, le ricerche più at- tuali hanno spostato l'attenzione sugli aspetti pedagogici, cercando di definire come l'uso di queste tecnologie vada considerato all'interno di un più vasto campo di esperienze didattiche, spesso basate su approcci metodologici innovativi, dove l'apprendimento viene visto come un processo continuo, che si svolge sia in classe che al di fuori delle aule. In questa prospettiva, Pownell e Bailey [2001] hanno messo in evidenza il ruolo che gli apparati "portatili" (handheld devices) possono avere nel far crescere la confidenza con le nuove tecno- logie, sia dei docenti che degli studenti, e quindi hanno sottolineato come essi possono costituire un vettore di innovazione all'interno delle scuole.

L'esperienza MoULe: un progetto per il Mobile and Ubiquitous Learning

M Arrigo;O Di Giuseppe;G Fulantelli;M Gentile;D Taibi;L Seta
2008

Abstract

In questi ultimi anni si è assistito a una crescente diffusione delle tecnologie mobili all'interno delle scuole e dei contesti educativi. In letteratura sono innumerevoli le esperienze di mobile learning (detto anche m-learning) [Kukulska-Hulme et al., 2009] in tutti i paesi dove è presente una buona infrastruttura di telefonia mobile. Il susseguirsi di tali esperienze negli anni ha portato a un'evoluzione dell'approccio con cui gli studiosi hanno affrontato il tema del mobile learning: mentre i primi studi erano molto più attenti agli aspetti tecnologici, e spesso si focalizzavano sulle problematiche connesse all'uso degli apparati mobili all'interno dell'edificio scolastico, le ricerche più at- tuali hanno spostato l'attenzione sugli aspetti pedagogici, cercando di definire come l'uso di queste tecnologie vada considerato all'interno di un più vasto campo di esperienze didattiche, spesso basate su approcci metodologici innovativi, dove l'apprendimento viene visto come un processo continuo, che si svolge sia in classe che al di fuori delle aule. In questa prospettiva, Pownell e Bailey [2001] hanno messo in evidenza il ruolo che gli apparati "portatili" (handheld devices) possono avere nel far crescere la confidenza con le nuove tecno- logie, sia dei docenti che degli studenti, e quindi hanno sottolineato come essi possono costituire un vettore di innovazione all'interno delle scuole.
2008
Istituto per le Tecnologie Didattiche - ITD - Sede Genova
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/72849
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact