Quando leggiamo che “computer e tecnologia hanno ridisegnato il modo in cui la società moderna opera e funziona” non riusciamo a non domandarci se questo discorso è realmente applicabile anche alla scuola italiana ed abbiamo, sempre più netta, l’impressione che, in questo ambiente, l’innovazione faccia un po’ più fatica ad entrare in maniera pervasiva. Ciò non significa che non siano già stati fatti molti sforzi e che non esistano realtà scolastiche assolutamente all’avanguardia, non soltanto dal punto di vista delle dotazioni informatiche ma anche, soprattutto, dal punto di vista delle competenze, dell’impegno e della professionalità dei docenti. Alcuni settori del mondo della scuola registrano, più di altri, una sensibilità particolare nei confronti della tecnologia: è il caso dei settori del “sostegno” e delle “difficoltà di apprendimento”. La maggior parte dei docenti è, oggi, consapevole del fatto che le tecnologie informatiche offrono strumenti didatticamente molto importanti per favorire l’integrazione e l’apprendimento di studenti diversamente abili e molti sono i docenti italiani che hanno sviluppato particolari competenze in questo settore, sperimentando personalmente l’efficacia degli strumenti tecnologici. Ma… quanti docenti hanno anche riflettuto sul fatto che questi strumenti possono porre agli studenti diversamente abili ulteriori nuove barriere, con caratteristiche e peculiarità tutte proprie? Quanti docenti sanno, ad esempio, che il software didattico può presentare anch’esso delle “barriere” agli studenti diversamente abili e può essere quindi fonte di discriminazione?

A proposito di accessibilità del software didattico

Bocconi S;Ferlino L;Ott M;
2006

Abstract

Quando leggiamo che “computer e tecnologia hanno ridisegnato il modo in cui la società moderna opera e funziona” non riusciamo a non domandarci se questo discorso è realmente applicabile anche alla scuola italiana ed abbiamo, sempre più netta, l’impressione che, in questo ambiente, l’innovazione faccia un po’ più fatica ad entrare in maniera pervasiva. Ciò non significa che non siano già stati fatti molti sforzi e che non esistano realtà scolastiche assolutamente all’avanguardia, non soltanto dal punto di vista delle dotazioni informatiche ma anche, soprattutto, dal punto di vista delle competenze, dell’impegno e della professionalità dei docenti. Alcuni settori del mondo della scuola registrano, più di altri, una sensibilità particolare nei confronti della tecnologia: è il caso dei settori del “sostegno” e delle “difficoltà di apprendimento”. La maggior parte dei docenti è, oggi, consapevole del fatto che le tecnologie informatiche offrono strumenti didatticamente molto importanti per favorire l’integrazione e l’apprendimento di studenti diversamente abili e molti sono i docenti italiani che hanno sviluppato particolari competenze in questo settore, sperimentando personalmente l’efficacia degli strumenti tecnologici. Ma… quanti docenti hanno anche riflettuto sul fatto che questi strumenti possono porre agli studenti diversamente abili ulteriori nuove barriere, con caratteristiche e peculiarità tutte proprie? Quanti docenti sanno, ad esempio, che il software didattico può presentare anch’esso delle “barriere” agli studenti diversamente abili e può essere quindi fonte di discriminazione?
2006
Istituto per le Tecnologie Didattiche - ITD - Sede Genova
software didattico
accessibilità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/75776
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