The Italian Fixed-point Observatory Network (IFON) integrates well-established ocean infrastructures managed by various national research institutions (CNR, OGS, and ENEA). The implementation of this network was one of the aim of the SP5-WP3 of the Flagship Project RITMARE. In the first four years of the project, the state of art of the 15 operative sites has been completed and 2 more stations are operative from 2015-2016. For each site, the technical characteristics and methods of transmission have been described, and for some sites, several upgrades were accomplished in order to develop, integrate, and consolidate the network. Periodically, oceanographic cruises for the maintenance and implementation of the sites were carried out. After the definition of the minimum requirements, the criteria for the validation of physical and biogeochemical data were determined. They include a selection of existing rules, procedures and recommendations on automatic data Quality Control (QC), and their validation in Near Real Time (NRT). These procedures are intended to unify the validation criteria of the parameters collected daily from the network and to provide the scientific community with a homogeneous and comparable set of data of the Italian seas. Within the WP3, a relocatable observing system for emergencies at sea was implemented. Some new instruments were bought and some others were upgraded. In addition, the IFON was enriched with an air-sea observatory in Lampedusa Island with a new buoy deployed during summer 2015.

La rete scientifica italiana di siti fissi per l'osservazione del mare (IFON - Italian Fixed-point Observatory Network) consta di una consolidata infrastruttura gestita da vari enti di ricerca italiani (CNR, OGS ed ENEA). La realizzazione di una rete scientifica nazionale di siti marini è stata una delle priorità del Progetto bandiera RITMARE, attraverso il suo SP5-WP3. Durante i primi quattro anni del Progetto (2012-2016), si è concluso lo stato dell'arte delle 15 stazioni già operative nel Mare Mediterraneo, a cui se ne sono aggiunte due nel corso del biennio 2015-2016. Per ciascun sito sono state descritte le caratteristiche tecniche e le modalità di trasmissione dati, inoltre per alcuni siti sono stati programmati ed effettuati upgrade sia strumentali che di trasmissione dati, per uniformare il più possibile i nodi della rete. Periodicamente, nel corso dei quattro anni di attività del progetto, sono state svolte campagne oceanografiche di manutenzione e implementazione dei sistemi.Dopo la definizione dei requisiti minimi per ogni sito, sono stati stabiliti i criteri per la validazione dei dati fisici e biogeochimici acquisiti. Essi comprendono una selezione di norme esistenti, procedure e raccomandazioni in materia di controllo automatico della qualità del dato (QC), e la loro convalida in tempo "quasi" reale (NRT). Queste procedure hanno lo scopo di unificare i criteri di convalida dei parametri raccolti giornalmente da ogni nodo della rete e di fornire alla comunità scientifica un insieme di dati, omogenei e confrontabili, per i mari italiani.All'interno del SP5-WP3 del progetto RITMARE è stato implementato un sistema osservativo rilocabile di pronto intervento per le emergenze a mare. Sono stati acquisiti nuovi strumenti e altri già in uso hanno subito un upgrade. In più, si è conclusa l'integrazione di un osservatorio aria-mare nell'isola di Lampedusa con la messa a mare di una boa a est dell'isola, operativa a partire dell'estate 2015.

La rete scientifica italiana di siti fissi per l'osservazione del mare - IFON Stato dell'arte e upgrades durante il Progetto RITMARE (2012 - 2016)

M Ravaioli;C Bergami;S Aracri;M Bastianini;A Bergamasco;M Borghini;R Bozzano;C Cantoni;E Caterini;E Crisafi;R D'Adamo;F Grilli;L Langone;M Marini;S Menegon;S Miserocchi;E Paschini;F Pavesi;P Penna;S Pensieri;A Pugnetti;F Raicich;A Sarretta;K Schroeder;G Stanghellini;A Vetrano
2017

Abstract

The Italian Fixed-point Observatory Network (IFON) integrates well-established ocean infrastructures managed by various national research institutions (CNR, OGS, and ENEA). The implementation of this network was one of the aim of the SP5-WP3 of the Flagship Project RITMARE. In the first four years of the project, the state of art of the 15 operative sites has been completed and 2 more stations are operative from 2015-2016. For each site, the technical characteristics and methods of transmission have been described, and for some sites, several upgrades were accomplished in order to develop, integrate, and consolidate the network. Periodically, oceanographic cruises for the maintenance and implementation of the sites were carried out. After the definition of the minimum requirements, the criteria for the validation of physical and biogeochemical data were determined. They include a selection of existing rules, procedures and recommendations on automatic data Quality Control (QC), and their validation in Near Real Time (NRT). These procedures are intended to unify the validation criteria of the parameters collected daily from the network and to provide the scientific community with a homogeneous and comparable set of data of the Italian seas. Within the WP3, a relocatable observing system for emergencies at sea was implemented. Some new instruments were bought and some others were upgraded. In addition, the IFON was enriched with an air-sea observatory in Lampedusa Island with a new buoy deployed during summer 2015.
2017
Istituto per l'Ambiente Marino Costiero - IAMC - Sede Napoli
Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente - IREA
Istituto di Scienze Marine - ISMAR
Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l'Automazione - ISSIA - Sede Bari
Istituto di Scienze Polari - ISP
978-88-80802-44-0
La rete scientifica italiana di siti fissi per l'osservazione del mare (IFON - Italian Fixed-point Observatory Network) consta di una consolidata infrastruttura gestita da vari enti di ricerca italiani (CNR, OGS ed ENEA). La realizzazione di una rete scientifica nazionale di siti marini è stata una delle priorità del Progetto bandiera RITMARE, attraverso il suo SP5-WP3. Durante i primi quattro anni del Progetto (2012-2016), si è concluso lo stato dell'arte delle 15 stazioni già operative nel Mare Mediterraneo, a cui se ne sono aggiunte due nel corso del biennio 2015-2016. Per ciascun sito sono state descritte le caratteristiche tecniche e le modalità di trasmissione dati, inoltre per alcuni siti sono stati programmati ed effettuati upgrade sia strumentali che di trasmissione dati, per uniformare il più possibile i nodi della rete. Periodicamente, nel corso dei quattro anni di attività del progetto, sono state svolte campagne oceanografiche di manutenzione e implementazione dei sistemi.Dopo la definizione dei requisiti minimi per ogni sito, sono stati stabiliti i criteri per la validazione dei dati fisici e biogeochimici acquisiti. Essi comprendono una selezione di norme esistenti, procedure e raccomandazioni in materia di controllo automatico della qualità del dato (QC), e la loro convalida in tempo "quasi" reale (NRT). Queste procedure hanno lo scopo di unificare i criteri di convalida dei parametri raccolti giornalmente da ogni nodo della rete e di fornire alla comunità scientifica un insieme di dati, omogenei e confrontabili, per i mari italiani.All'interno del SP5-WP3 del progetto RITMARE è stato implementato un sistema osservativo rilocabile di pronto intervento per le emergenze a mare. Sono stati acquisiti nuovi strumenti e altri già in uso hanno subito un upgrade. In più, si è conclusa l'integrazione di un osservatorio aria-mare nell'isola di Lampedusa con la messa a mare di una boa a est dell'isola, operativa a partire dell'estate 2015.
Siti osservativi marini
Monitoraggio meteo-marino
Oceanografia
Rete di stazioni integrate
Progetto RITMARE
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