La canapa (Cannabis sativa L.), in Italia, in passato, era utilizzata prevalentemente come coltura da fibra, sia per la fabbricazione dei tessuti sia per il cordame. Il rilancio della coltura, quasi scomparsa alla fine degli anni '60, è iniziato in gran parte dei paesi europei alla fine del secolo scorso, anche se il boom della coltivazione si è avuto solo nell'ultimo decennio. Negli ultimi anni, in Italia, anche grazie alla Legge 2 dicembre 2016, n. 242 "Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa", si è assistito ad un aumento delle superfici investite a canapa. Attualmente, sia in Italia che nei restanti paesi europei, la canapa industriale viene utilizzata prevalentemente per la produzione della fibra e dei semi, da cui viene estratto l'olio e la farina; vengono prodotti, inoltre, materiali per il settore automobilistico e l'edilizia. Altra destinazione della canapa industriale è risultata essere la produzione di infiorescenze per l'estrazione di diversi principi attivi. Una recente indagine (Giupponi et al. 2020), ha messo in luce, sul campione di aziende analizzate, che l'83% delle aziende intervistate sono state create appositamente per la coltivazione della canapa. Le varietà più diffuse nelle aziende intervistate sono risultate: Fibranova, Futura 75, Kompolti, Uso 31, Finola, Carmagnola e Felina 32. Non è emersa una connessione diretta tra la scelta della varietà e il prodotto finale. La Regione Campania per sostenere il rilancio di questa coltura, ha approvato la Legge 20 gennaio 2017, n. 5."Interventi per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa L.) e le relative filiere produttive", con l'intento di promuovere e favorire il ripristino della coltivazione della canapa industriale (Cannabis sativa L.) sul territorio regionale quale coltura da reddito per i diversi impieghi dei suoi derivati, nonché quale specie vegetale in grado di ridurre l'impatto ambientale in agricoltura, attraverso il finanziamento di progetti pilota. In applicazione della LR n. 5/2017 la Giunta Regionale ha approvato gli indirizzi operativi per la realizzazione e presentazione dei progetti pilota per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa) e le relative filiere produttive (DGR n. 759 del 5.12.2017).

Progetto per la Rivalutazione Olistica della canapa oltre il PIL-PHOHEMPIL

Anna Tedeschi;Luca Vitale;Vincenzo Aurilia;Maria Grazia Volpe;Barbara Immirzi;Mario Malinconico;Francesco La Cara;Elena Ionata;Loredana Marcolongo;Francesco Raimo;
2021

Abstract

La canapa (Cannabis sativa L.), in Italia, in passato, era utilizzata prevalentemente come coltura da fibra, sia per la fabbricazione dei tessuti sia per il cordame. Il rilancio della coltura, quasi scomparsa alla fine degli anni '60, è iniziato in gran parte dei paesi europei alla fine del secolo scorso, anche se il boom della coltivazione si è avuto solo nell'ultimo decennio. Negli ultimi anni, in Italia, anche grazie alla Legge 2 dicembre 2016, n. 242 "Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa", si è assistito ad un aumento delle superfici investite a canapa. Attualmente, sia in Italia che nei restanti paesi europei, la canapa industriale viene utilizzata prevalentemente per la produzione della fibra e dei semi, da cui viene estratto l'olio e la farina; vengono prodotti, inoltre, materiali per il settore automobilistico e l'edilizia. Altra destinazione della canapa industriale è risultata essere la produzione di infiorescenze per l'estrazione di diversi principi attivi. Una recente indagine (Giupponi et al. 2020), ha messo in luce, sul campione di aziende analizzate, che l'83% delle aziende intervistate sono state create appositamente per la coltivazione della canapa. Le varietà più diffuse nelle aziende intervistate sono risultate: Fibranova, Futura 75, Kompolti, Uso 31, Finola, Carmagnola e Felina 32. Non è emersa una connessione diretta tra la scelta della varietà e il prodotto finale. La Regione Campania per sostenere il rilancio di questa coltura, ha approvato la Legge 20 gennaio 2017, n. 5."Interventi per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa L.) e le relative filiere produttive", con l'intento di promuovere e favorire il ripristino della coltivazione della canapa industriale (Cannabis sativa L.) sul territorio regionale quale coltura da reddito per i diversi impieghi dei suoi derivati, nonché quale specie vegetale in grado di ridurre l'impatto ambientale in agricoltura, attraverso il finanziamento di progetti pilota. In applicazione della LR n. 5/2017 la Giunta Regionale ha approvato gli indirizzi operativi per la realizzazione e presentazione dei progetti pilota per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa) e le relative filiere produttive (DGR n. 759 del 5.12.2017).
2021
Istituto di Bioscienze e Biorisorse
Istituto di Scienze dell'Alimentazione - ISA
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri - IRET
Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali - IPCB
Rapporto finale di progetto
regime irriguo e azotato
Canapa
impatto ambientale
effici9enza fotosintetica
efficienz agronomica
microbiologia del suolo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/462667
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