In questo studio, peptidi bioattivi estratti da tuorlo e albume d’uovo sono stati utilizzati per la produzione di prototipi di salamini di suino. Il disegno sperimentale ha previsto una tesi priva di starter e di peptidi bioattivi (NS), una con starter ma priva di peptidi bioattivi (C) e le tesi con starter e peptidi bioattivi da albume (A) e tuorlo (T). A fine stagionatura (13 giorni), avvenuta in condizioni controllate, i salamini delle varie tesi sperimentali sono risultati simili per le principali caratteristiche organolettiche (apparenza, odore e sapore). A conferma del buon andamento della fermentazione delle carni non sono state riscontrate differenze significative nelle popolazioni fermentanti delle tesi con starter che, a partire da valori di 6.53 ± 0.35 e 7.50 ± 0.04 Log cfu/g hanno raggiunto a fine stagionatura valori medi di 6.80 ± 0.29 e 5.77 ± 0.09 log cfu/g rispettivamente per batteri lattici e Micrococcaceae. A tal fine, porzioni di salume campionati durante la stagionatura, omogenizzati e trattati per ottenere la frazione solubile è stata analizzata mediante spettrometria di massa per verificare la presenza dei peptidi bioattivi. L’analisi bioinformatica realizzata utilizzando un database di riferimento di sequenze proteiche di Gallus gallus e Sus scrofa, ha permesso l’identificazione rispettivamente di 2402 e 7161 peptidi. Tra questi sono state monitorate le specie molecolari derivanti dalle proteine Vitellogenin e Ovotrasferrin, principali componenti del tuorlo e dell’albume. Le analisi hanno mostrato come i salumi conservino i peptidi d’uovo introdotti nella lavorazione fino a termine della stagionatura, nessun peptide ascrivibile a tuorlo o albume d’uovo è stato ritrovato nei campioni di controllo. I risultati preliminari suggeriscono come l'uso di peptidi bioattivi d’uovo possa contribuire allo sviluppo di salumi con migliorate proprietà funzionali, che conservino al contempo le loro caratteristiche organolettiche tradizionali.
Funzionalizzazione di Salami con Peptidi Bioattivi da Tuorlo e Albume d'Uovo
Valentina Ciaravolo;Federico Baruzzi;Alessia Marzulli;Loris Pinto;Andrea Scaloni;Simona Arena
2024
Abstract
In questo studio, peptidi bioattivi estratti da tuorlo e albume d’uovo sono stati utilizzati per la produzione di prototipi di salamini di suino. Il disegno sperimentale ha previsto una tesi priva di starter e di peptidi bioattivi (NS), una con starter ma priva di peptidi bioattivi (C) e le tesi con starter e peptidi bioattivi da albume (A) e tuorlo (T). A fine stagionatura (13 giorni), avvenuta in condizioni controllate, i salamini delle varie tesi sperimentali sono risultati simili per le principali caratteristiche organolettiche (apparenza, odore e sapore). A conferma del buon andamento della fermentazione delle carni non sono state riscontrate differenze significative nelle popolazioni fermentanti delle tesi con starter che, a partire da valori di 6.53 ± 0.35 e 7.50 ± 0.04 Log cfu/g hanno raggiunto a fine stagionatura valori medi di 6.80 ± 0.29 e 5.77 ± 0.09 log cfu/g rispettivamente per batteri lattici e Micrococcaceae. A tal fine, porzioni di salume campionati durante la stagionatura, omogenizzati e trattati per ottenere la frazione solubile è stata analizzata mediante spettrometria di massa per verificare la presenza dei peptidi bioattivi. L’analisi bioinformatica realizzata utilizzando un database di riferimento di sequenze proteiche di Gallus gallus e Sus scrofa, ha permesso l’identificazione rispettivamente di 2402 e 7161 peptidi. Tra questi sono state monitorate le specie molecolari derivanti dalle proteine Vitellogenin e Ovotrasferrin, principali componenti del tuorlo e dell’albume. Le analisi hanno mostrato come i salumi conservino i peptidi d’uovo introdotti nella lavorazione fino a termine della stagionatura, nessun peptide ascrivibile a tuorlo o albume d’uovo è stato ritrovato nei campioni di controllo. I risultati preliminari suggeriscono come l'uso di peptidi bioattivi d’uovo possa contribuire allo sviluppo di salumi con migliorate proprietà funzionali, che conservino al contempo le loro caratteristiche organolettiche tradizionali.File | Dimensione | Formato | |
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