Soluzioni tecnologiche e buone pratiche innovative per l’implementazione del decision support system della coltura del cedro e valorizzazione dei suoi prodotti trasformati - Progetto INNOCEDRO PSR-Calabria Misura 16 – Intervento 16.1.1 Fase 2 Periodo di rendicontazione: 16.08.2022-15.08.2025

Il progetto INNOCEDRO (“Soluzioni tecnologiche e buone pratiche innovative per l’implementazione del decision support system della coltura del cedro e valorizzazione dei suoi prodotti trasformati”), PSR-Calabria 2014-2020, Misura 16.1.1. II ref. 354027, CUP J57F22000000002, inizio 16/08/2022 e fine 15/08/2025, ha perseguito l’obiettivo di innovare in modo integrato la filiera del cedro di Calabria, intervenendo sulle fasi di produzione, trasformazione e marketing territoriale. La coltura del cedro, concentrata nella Riviera dei Cedri, è fortemente esposta agli stress idrici e termici e caratterizzata da una fase di trasformazione ancora poco standardizzata, con limitate ricadute sui prodotti a maggior valore aggiunto. Il progetto ha introdotto tre innovazioni chiave: sistemi IoT per il monitoraggio colturale, protocolli biotecnologici avanzati per la trasformazione e strategie digitali di valorizzazione. Nell’amb ambito della Azione 1, il progetto ha implementato in cedriera un sistema sensoristico basato sull’Internet of Things (IoT) per il monitoraggio in continuo di umidità del suolo, temperatura dell’aria e condizioni microclimatiche. I dati, elaborati tramite algoritmi dedicati, hanno permesso di generare allerte su stress idrico e rischio di gelate, facilitando decisioni agronomiche tempestive e riducendo perdite produttive. Le attività dimostrative hanno confermato la piena trasferibilità del sistema ai cedricoltori locali. La Azione 2 ha prodotto i risultati scientifici più rilevanti: per la prima volta è stato studiato in dettaglio il processo di salamoiatura del cedro e il ruolo del microbiota autoctono. CNR-ISPA ha isolato, selezionato e caratterizzato lieviti e batteri lattici con attività pectinolitica e glucosidasica utili ad accelerare la macerazione, migliorare la permeabilità dell’albedo e ridurre gli scarti. Sono state sviluppate salamoie prototipo inoculate con Torulaspora delbrueckii, Debaryomyces hansenii e Lactobacillus plantarum, ottenendo una maggiore uniformità di fermentazione, una significativa riduzione dei tempi di macerazione e un aumento dei composti bioattivi rilasciati. L’Università della Calabria ha identificato molecole nutraceutiche e sviluppato metodiche rapide di screening mediante spettrometria di massa. Infine, la Azione 3 ha definito un piano di marketing esperienziale con piattaforma digitale dedicata alla narrazione del territorio, della coltura e dei prodotti trasformati, rafforzando l’identità del cedro calabrese e le sue opportunità di mercato.