In Sardegna la castanicoltura da frutto era basata su selezioni autoctone, oggi reperibili in pochi esemplari. Negli anni ha subito un forte declino dovuto a fattori biotici, economici ed antropici. L'introduzione dei marroni e degli ibridi euro-giapponesi ha promosso un rinnovato interesse per la coltura, ma ha accelerato l'erosione genetica delle biodiversità endemica. Un rilancio della coltura può avvenire attraverso un percorso di valorizzazione della biodiversità autoctona e dei suoi scarti di lavorazione, fonte di molecole bioattive. Il presente lavoro si propone di studiare i biocomplessi in estratti "green" dell'epicarpo di antiche varietà di castagne della Sardegna, in un'ottica di sfruttamento sostenibile della biodiversità locale in un modello di economia circolare. I frutti di 4 accessioni (LocG1, COEV, ILDP, MURG) sono stati raccolti in situ nel centro Sardegna. Il pericarpo è stato essiccato in stufa a 40°C, macinato e ridotto in polvere fine. L'estrazione è avvenuta in acqua (vol/peso 20/1) a 95°C. I polifenoli presenti nell'estratto acquoso sono stati quantificati con il metodo Folin-Ciocalteu, i flavonoidi con il metodo dell'AlCl3 e i tannini condensati con il metodo della vanillina. L'attività antiossidante è stata determinata mediante voltammetria ciclica con sensori screen-printed. Il contenuto dei polifenoli più elevato è stato rilevato nelle varietà LocG1, ILDP e MURG (40, 39 e 37 mg GAE/g ps), mentre la varietà COEV ha mostrato un contenuto inferiore di circa il 40% rispetto a LocG1. Il contenuto di flavonoidi è risultato intorno ai 16 mg CE/g nelle varietà LocG1, ILDP e MURG, rispetto ai 9,3 in COEV. Quest'ultima conteneva circa la metà di tannini rispetto alle altre varietà. La capacità antiossidante è più alta nelle varietà Loc G1 e ILD P mentre per MURG sono stati registrati valori più bassi, simili a COEV. I risultati mostrano una dipendenza varietale del contenuto di molecole bioattive ad attività antiossidante nelle accessioni studiate.
Valorizzazione della componente bioattiva presente in estratti 'green' dell'epicarpo di 4 accessioni della biodiversità castanicola sarda
D'hallewin Guy;Barberis Antonio;Spissu Ylenia;Molinu Maria Giovanna;Petretto Antonio Aldo;Serra Gavina;Pisano Pietro;
2022
Abstract
In Sardegna la castanicoltura da frutto era basata su selezioni autoctone, oggi reperibili in pochi esemplari. Negli anni ha subito un forte declino dovuto a fattori biotici, economici ed antropici. L'introduzione dei marroni e degli ibridi euro-giapponesi ha promosso un rinnovato interesse per la coltura, ma ha accelerato l'erosione genetica delle biodiversità endemica. Un rilancio della coltura può avvenire attraverso un percorso di valorizzazione della biodiversità autoctona e dei suoi scarti di lavorazione, fonte di molecole bioattive. Il presente lavoro si propone di studiare i biocomplessi in estratti "green" dell'epicarpo di antiche varietà di castagne della Sardegna, in un'ottica di sfruttamento sostenibile della biodiversità locale in un modello di economia circolare. I frutti di 4 accessioni (LocG1, COEV, ILDP, MURG) sono stati raccolti in situ nel centro Sardegna. Il pericarpo è stato essiccato in stufa a 40°C, macinato e ridotto in polvere fine. L'estrazione è avvenuta in acqua (vol/peso 20/1) a 95°C. I polifenoli presenti nell'estratto acquoso sono stati quantificati con il metodo Folin-Ciocalteu, i flavonoidi con il metodo dell'AlCl3 e i tannini condensati con il metodo della vanillina. L'attività antiossidante è stata determinata mediante voltammetria ciclica con sensori screen-printed. Il contenuto dei polifenoli più elevato è stato rilevato nelle varietà LocG1, ILDP e MURG (40, 39 e 37 mg GAE/g ps), mentre la varietà COEV ha mostrato un contenuto inferiore di circa il 40% rispetto a LocG1. Il contenuto di flavonoidi è risultato intorno ai 16 mg CE/g nelle varietà LocG1, ILDP e MURG, rispetto ai 9,3 in COEV. Quest'ultima conteneva circa la metà di tannini rispetto alle altre varietà. La capacità antiossidante è più alta nelle varietà Loc G1 e ILD P mentre per MURG sono stati registrati valori più bassi, simili a COEV. I risultati mostrano una dipendenza varietale del contenuto di molecole bioattive ad attività antiossidante nelle accessioni studiate.File | Dimensione | Formato | |
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